Il nuovo condono fiscale del Governo

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Today.it ECONOMIA

Doveva essere un decreto di riordino fiscale, ma nel suo percorso in Senato è diventato un raccoglitore in cui la compagine governativa ha finito per incasellare un po' di tutto, tanto che - in una insolita seduta domenicale - nel decreto ribattezzato "omnibus" il governo ha incasellato anche una sorta di condono fiscale. Tra le norme accorpate al decreto omnibus - su cui il governo porrà la fiducia al Senato per tornare in seconda lettura alla Camera per il sì definitivo il 2 ottobre - figura infatti un emendamento firmato da Orsomarso (FdI), Garavaglia (Lega) e Damiani (FI) che allarga il concordato fiscale. (Today.it)

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Chi aderirà al concordato preventivo biennale 2024-2025 potrà regolarizzare le somme evase nel periodo 2018-2022. Lo prevede un emendamento della maggioranza al decreto Omnibus approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze. (Open)

Il provvedimento approderà in aula dove il governo quasi sicuramente porrà la fiducia. Il ravvedimento speciale che prevede: (BibLus)

Anche l’ultimo condono partorito dalla maggioranza, come tutti i precedenti, costringe l’erario a rinunciare a una fetta importante delle risorse che avrebbe potuto recuperare: quasi 1 miliardo. Per la precisione 212 milioni per il 2025, 267 per il 2026, 223 per il 2027, 176 milioni per il 2028 e 108 milioni 2029. (Il Fatto Quotidiano)

Dl Omnibus, c’è un nuovo condono per gli evasori se usano il concordato biennale

Chi accetta il concordato e si avvale del ravvedimento, i termini di decadenza per gli accertamenti sono prorogati al 31 dicembre 2027, mentre per chi aderisce al concordato ma non si avvale del ravvedimento i termini di decadenza per l'accertamento in scadenza al 31 dicembre 2024 sono prorogati al 31 dicembre 2025. (Ipsoa)

Lo prevede un emendamento di maggioranza (firmato da Fausto Orsomarso di Fratelli d’Italia, Massimo Garavaglia della Lega e Dario Damiani di Forza Italia) al decreto Omnibus approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato (Corriere della Sera)

Chi aderisce al concordato preventivo biennale potrà mettersi in regola sui redditi non dichiarati dal 2018 al 2022. Una sanatoria che assomiglia molto a un condono, il nuovo tentativo del governo Meloni di spingere più contribuenti possibile ad aderire entro il 31 ottobre al concordato per aumentare (temporaneamente) le entrate dello Stato e aiutare la manovra. (Fanpage.it)