La crisi dell'auto morde ancora, migliaia di licenziamenti per Nissan e Stellantis
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In Germania crolla la produzione industriale e il peggio non è ancora arrivato Le case automobilistiche tedesche soffrono l'impatto dell'elettrificazione e della concorrenza cinese. E la crisi di governo e il ritorno del protezionista Trump non schiariscono affatto il quadro (AGI - Agenzia Italia)
Ne parlano anche altri giornali
La crisi dell'automotive, sempre più profonda, non risparmia nessuno. Nissan, il colosso giapponese, accusa il contraccolpo della crisi del settore e annuncia 9.000 licenziamenti a livello mondiale, oltre a una riduzione della capacità produttiva del 20%. (ilmessaggero.it)
A documentare il panico ad alta quota è stato un altro passeggero che ha assistito alla scena e ha condiviso il video sui social facendolo diventare subito virale. (Adnkronos) – È stato picchiato dagli altri passeggeri per aver tentato di aprire il portone d’emergenza a bordo dell’aereo con tratta Brasilia-Panama City. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
(Adnkronos) – Dopo i gruppi automobilistici europei, anche Nissan deve fare i conti con risultati deludenti e vara un piano d’emergenza con una ristrutturazione che include la perdita di 9.000 posti di lavoro – pari a quasi il 7% percento della forza lavoro complessiva (133.580 a fine marzo) – e il taglio volontario del 50% dello stipendio per l’amministratore delegato Makoto Uchida. (OglioPoNews)
Una misura drastica, che ha come obiettivo quello di ridurre i costi dopo che la casa giapponese ha dovuto rivedere, al ribasso, le proprie stime di vendite. Nissan ha infatti annunciato un piano di riorganizzazione che prevede il taglio di 9.000 posti di lavoro e una riduzione del 20% della capacità produttiva. (La Gazzetta dello Sport)
L’attuale crisi del settore automobilistico sta colpendo diversi attori, dalle case produttrici ai fornitori. La corsa ai ripari sta colpendo anche Nissan, importante brand giapponese che si trova costretta ad adottare misure significative per garantirsi un futuro competitivo sul mercato globale. (ClubAlfa.it)
L’obiettivo della casa nipponica è risparmiare circa 2,4 miliardi di euro all’anno, fra costi fissi e variabili, e adattare le proprie dimensioni alle ridotte prospettive di vendita. La crisi dell’auto arriva in Giappone. (Corriere della Sera)