Maxi truffa allo Stato con finte aziende

Maxi truffa allo Stato con finte aziende
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il manifesto INTERNO

Aziende «montate» prima dell’arrivo degli ispettori della banca che doveva concedere i finanziamenti: insegne nuove, macchinari e anche operai assoldati come figuranti. È il «cinema», come dicono gli intercettati, che erano soliti mettere in scena gli arrestati nelle inchieste parallele della procura di Monza e di Brescia che hanno scoperto una truffa milionaria su finanziamenti garantiti dallo Stato attraverso il Fondo di garanzia gestito da Mediocredito Centrale spa. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ma era solo opera di maquillage: l’unico scopo del gruppo smantellato dalla Guardia di Finanza di Como era quello di rastrellare milioni dalla banche, che venivano in larga parte fatti sparire o spesi per auto di lusso, caravan e altri beni personali. (Corriere Milano)

(Adnkronos) – “I controlli della guardia di finanza sono aumentati nel settore del gioco e in futuro si investirà ancora di più per questa attività”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Per convincere il funzionario che doveva valutare la richiesta di finanziamento organizzavano se necessario una messinscena da film: capannone affittato ad hoc, cancelli riverniciati e insegne posizionate per l’occasione, personale pronto a recitare a beneficio dell’ispettore inviato a controllare lo stato della società che chiedeva di poter accedere ai fondi garantiti dallo Stato. (Espansione TV)

"La Casa di Carta": non una serie tv ma una maxi truffa. Lecchese nei guai

La doppia indagine della Guardia di Finanza di Como e della Guardia di Finanza di Brescia ha fatto emergere un’associazione a delin… (La Repubblica)

C., 63 anni di Valmadrera, provincia di Lecco, avrebbe organizzato una truffa ai danni dello Stato che ha portato al sequestro di 6 milioni e 700 mila euro. M. (Nord Milano 24)

A capo di questo del gruppo ci sarebbe un imprenditore originario di Lecco, già noto alle forze dell’ordine che è finito in carcere insieme ad altre cinque persone residenti tra Lecco, Milano, Brescia e Varese. (Prima Lecco)