Abbandono scolastico in Italia: in Calabria il tasso è dell’11,8%

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Tifo Cosenza INTERNO

Nel 2023, in Italia, 431mila giovani tra i 18 e i 24 anni hanno abbandonato prematuramente la scuola, conseguendo al massimo la licenza media, senza proseguire con corsi di formazione o studi superiori. Questo dato, emerso dall’analisi dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, basata su dati Eurostat e Istat, colloca l’Italia tra i Paesi con il tasso di abbandono scolastico più elevato nell’Eurozona. (Tifo Cosenza)

La notizia riportata su altri media

Tra le cause il disagio economico e sociale delle famiglie di provenienza e l’insoddisfazione per l’offerta formativa. Sono 431mila i ragazzi tra i 18 e i 24 anni che nel 2023 abbandonato la scuola. Il loro livello di scolarizzazione si ferma quindi alla 3ª media anche perché poi non hanno seguito nemmeno ma successivamente non hanno concluso nemmeno un corso di formazione professionale della durata superiore a 2 anni non frequentano alcun corso scolastico o formativo. (L'Adige di Verona)

Si tratta di ben 72mila ragazzi in età tra i 18 e i 24 anni nel 2023 hanno dichiarato di aver abbandonato prematuramente gli studi. Al secondo posto troviamo la Sicilia, staccata di ben 10mila unità. (ROMA on line)

Questo fenomeno preoccupa non solo il Mezzogiorno, da sempre più esposto, ma anche alcune aree del Nord Italia. Secondo i dati Eurostat e Istat elaborati dall’Ufficio studi della CGIA, riportati da AGI, sono 431mila i giovani tra i 18 e i 24 anni che nel 2023 hanno lasciato prematuramente gli studi. (Calabria News)

Abbandono scolastico: Italia terza in Europa dopo Spagna e Germania

"Nei prossimi anni questi ragazzi faranno molta fatica a trovare un’occupazione di qualità e adeguatamente retribuita" Scuola, Cgia: “431mila giovani fermi alla terza media” (Sbircia la Notizia Magazine)

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Con la riapertura dell’anno scolastico, riemerge anche il problema dell’abbandono dell’istruzione, specie quella superiore, visto che 431.000 giovani italiani hanno solo il diploma di scuola media inferiore nella fascia d’età tra i 18 e i 24 anni secondo una ricerca dell’Ufficio studi della Cgia. (Il NordEst Quotidiano)