Grande sciopero in Germania per la crisi Volkswagen: manifestazioni sacrosanti, che dovrebbero insegnarci qualcosa

Grande sciopero in Germania per la crisi Volkswagen: manifestazioni sacrosanti, che dovrebbero insegnarci qualcosa
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Giornale d'Italia ECONOMIA

In Germania partono scioperi a tutta forza da parte dei lavoratori in relazione alla tragica vicenda del settore automobilistico e, segnatamente, della Volkswagen. Come è noto, infatti, il comparto automobilistico, trainante in area teutonica, risulta profondamente in crisi per più motivi. E la Germania stessa sembra ormai entrata in una fase di palese recessione. Ci sia allora consentito svolgere una duplice considerazione sul tema. (Il Giornale d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

In ballo la chiusura di tre fabbriche e migliaia di licenziamenti. Il sindacato IG Metall promette «una battaglia mai vista», mentre il colosso dell’auto cerca di arrivare a una soluzione condivisa (Milano Finanza)

"Se necessario, questa sarà la più dura battaglia di contrattazione collettiva che Volkswagen abbia mai visto", ha avvertito il sindacato in un comunicato stampa, al termine del periodo di dialogo sociale obbligatorio per 120.000 dipendenti del marchio in Germania. (Italia Oggi)

Volkswagen affronta scioperi in Germania contro il piano di tagli che minaccia tre stabilimenti e migliaia di posti di lavoro. Tra costi elevati e concorrenza cinese, il futuro del colosso automobilistico e dell’intero settore tedesco è in bilico (FIRSTonline)

Volkswagen, da lunedì dipendenti in sciopero. I sindacati, "sarà una battaglia durissima"

Con una differenza non da poco, che la dice lunga su tante cose. In Germania come in Italia. (Liberoquotidiano.it)

Scontro frontale. I sindacati dei metalmeccanici tedeschi e Volkswagen non hanno trovato un accordo e i dipendenti della casa automobilistica tedesca sono pronti allo sciopero: “Sarà la battaglia più dura di sempre” annunciano le sigle. (Virgilio Notizie)

Le case automobilistiche hanno investito nella produzione di veicoli elettrici in vista del divieto di vendita di nuove auto con motore a combustione previsto dall'UE entro il 2035. Ma ora sono alle prese con il calo della domanda (AGI - Agenzia Italia)