Elezioni regionali in Emilia-Romagna e Umbria, affluenza, candidati e risultati
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Le urne per le elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Umbria sono ancora aperte fino alle 15 di lunedì 18 novembre, ma i dati dell'affluenza fanno già tremare i partiti. Dopo una prima giornata di voto che ha visto i seggi aperti dalle 7 alle 23 di domenica 17 novembre, in Emilia-Romagna solo il 35,7% degli aventi diritto si è recato alle urne, mentre in Umbria ci si è fermati al 37,8%. Un'affluenza particolarmente bassa che potrebbe influenzare l'esito del voto, soprattutto nella regione umbra dove gli ultimi sondaggi mostrano un testa a testa tra la presidente uscente del centrodestra, Donatella Tesei, e la sfidante del centrosinistra, Stefania Proietti. (WIRED Italia)
Su altre fonti
E sono sicuro che farà meglio di me. Il presidente Pd è fiero di avere contribuito a scegliere Michele De Pascale come candidato: «Avere candidato un ragazzo di 39 anni mi dà un grande orgoglio, vuol dire che abbiamo seminato bene. (La Stampa)
Una vittoria, quella di (Secolo d'Italia)
Il campo largo vince con due sindaci: quello di Ravenna, Michele De Pascale, 39 anni, uomo del Pd; quella di Assisi, Stefania Proietti, una manager e docente universitaria, una “civica” insomma. Ora che sembrava morto, riecco il centrosinistra. (Il Fatto Quotidiano)
– Nato tre volte. La prima a Cesena, nel gennaio 1985: per questo, nella regione che si riconferma fortino della sinistra nonostante la scarsa partecipazione, è il primo governatore millennial, ma non il primo trentenne (nel ’90 toccò a Enrico Boselli, socialista, a 33 anni). (il Resto del Carlino)
Di seguito la diretta dello spoglio delle regionali in Umbria ed Emilia Romagna. In Emilia Romagna verdetto quasi certo: la regione resta al centrosinistra, con Stefano De Pascale avanti di una decina di punti sulla sfidante Elena Ugolini del centrodestra. (Liberoquotidiano.it)
E se quella in Emilia Romagna era data per scontata, la riconquista dell’Umbria da parte del centro-sinistra è una ferita che brucia parecchio. Niente di drammatico ma pur sempre una sconfitta. (Il Sole 24 ORE)