Fonti, su Irpef anche ipotesi dl con fondi extra concordato
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Se dal concordato bis non dovessero arrivare le risorse necessarie per un ulteriore taglio dell'Irpef al ceto medio, non è escluso che si possa valutare un decreto legge in cui far confluire altre risorse e che potrebbe essere varato anche successivamente alla manovra, ai primi di gennaio. E' quanto si apprende da fonti qualificate. Al momento comunque è tutto prematuro, spiegano le stesse fonti, e la posizione resta quella già espressa dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti: prima si valutano le risorse a disposizione, poi si decide come usarle. (Gazzetta di Parma)
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Dopo la riduzione dell'Irpef per i redditi bassi, "adesso il passo passo aggiuntivo e lì sono concentrati i nostri sforzi, è aiutare il ceto medio, che si sta impoverendo, i redditi fino a 50 mila euro e anche un po' oltre fino a 60mila". (Tuttosport)
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Il taglio dell’Irpef per il ceto medio non entrerà nella manovra. Arrivederci all’anno prossimo. Servono soldi, in tutto 2,5 miliardi, per ridurre l’aliquota di riferimento di due punti percentuali, dal 35% al 33%, mantenendo invariato il limite dello scaglione a 50 mila euro. (la Repubblica)
Giancarlo Giorgetti continua a mostrarsi cauto sull’incasso del concordato. «Quando li vedrò, decideremo come usarli». (ilmessaggero.it)
«Noi - ricorda il viceministro Maurizio Leo - abbiamo spostato l’asticella in avanti, perché abbiamo riaperto i termini per il concordato, fissati al 12 dicembre: ci auguriamo che ci sia un gettito aggiuntivo che verrà messo a servizio della riduzione dell’aliquota del ceto medio». (Il Sole 24 ORE)
Un cavallo di battaglia di tutti i partiti di centrodestra. Tanto che non si esclude un decreto legge ad hoc, a gennaio, per rimodulare ulteriormente le aliquote dell’Irpef. (QUOTIDIANO NAZIONALE)