Goggia "Rientro coi fiocchi, ero bella libera e serena"
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"È stato un rientro coi fiocchi, meglio non potevo fare, sono molto contenta, al di là dei risultati, di essermi presentata bella libera e serena, senza pensare di essere al rientro da un infortunio. Sono stata contenta di aver avuto questa ennesima conferma". Sofia Goggia è raggiante al rientro in Italia dopo la vittoria in Super-G e il secondo posto in discesa libera a Beaver Creek. "Penso di aver dato, adesso basta - ha aggiunto -, penso di aver fatto tantissime operazioni nella mia carriera, più vai in là con gli anni più un infortunio può pesare, ma ce l'abbiamo fatta anche questa volta. (Tiscali)
La notizia riportata su altri giornali
Durante la partita di campionato tra Napoli e Lazio, l’attaccante georgiano ha subito un contrasto con un difensore avversario. Quello che apparentemente sembrava poter essere solo un fastidio, un dolore passeggero, si è poi scoperto essere una distorsione al ginocchio. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)
Ma soprattutto alla connazionale Huetter, vincitrice ieri della discesa. Partenza a Beaver Creek alle ore 19. Grandi speranze per l'Italia nel primo superG della stagione: oltra a Goggia, ci sono Federica Brignone (con il pettorale numero 10) e Marta Bassino con il 12. (Corriere della Sera)
Balla il samba sul parterre una volta tagliato il traguardo. Perché non sta nella pelle e ha una voglia matta di condividere con il pubblico e davanti alle telecamere l’ennesima impresa della sua carriera. (LAPRESSE)
Leggi tutta la notizia A ispirarla è stato Pinheiro Braathen, sciatore e modello, dj e ballerino che ha litigato col team norvegese BEAVER CREEK, COLORADO - DECEMBER 15:... (Virgilio)
Chi avesse ancora dei dubbi sulle qualità «no limits» di Sofia Goggia, se ne faccia una ragione e guardi l’ordine d’arrivo del primo superG stagionale: mezzo secondo, centesimo più, centesimo meno, rifilato sia alla seconda (la ticinese Lara Gut-Behrami, detentrice del trofeo di specialità e della Coppa del Mondo assoluta) sia alla terza, la sorprendente austriaca Ariane Raedler; quindi scarti a salire per le altre, da Cornelia Huetter, con la quale doveva regolare un conto per il successo di misura in discesa, a Federica Brignone, a Marta Bassino, a Elena Curtoni, quinta, sesta e nona, anche loro espressione di un’Italia che una volta superata la paura per il ruzzolone di Nadia Delago gioisce come gruppo di alta qualità. (Corriere della Sera)
Alla "Domenica Sportiva", la fuoriclasse gardenese ha parlato di colei che ha raccolto la sua eredità nel segno dei trionfi nella velocità mondiale. "Mai avrei pensato ad un altro ritorno del genere, è una di quelle atlete che anche nel periodo di convalescenza scia nella sua mente e questo ti aiuta quando sei di nuovo in pista". (NEVEITALIA.IT)