Beretta diventa collaboratore di giustizia, la Nord non gradisce: 'Infame, non appartiene alla nostra mentalità'

Beretta diventa collaboratore di giustizia, la Nord non gradisce: 'Infame, non appartiene alla nostra mentalità'
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Dopo la notizia del pentimento del capo ultrà, lo striscione fuori San Siro: 'La tua infamità non appartiene alla nostra mentalità' Db 25/09/2018 - campionato di calcio serie A /... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

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Non ci sono nomi, tantomeno cognomi, ma è chiaro come il messaggio sia indirizzato ad Andrea Beretta, il cernuschese 49enne ex capo della Curva Nord, in carcere dal 4 settembre per l'omicidio del 36enne Antonio Bellocco, rampollo della potente cosca della ’ndrangheta di Rosarno e da un paio d'anni residente a Pioltello. (Prima la Martesana)

Un romanzo criminale che promette di scandagliare nei minimi particolari le dinamiche sotterranee che per decenni hanno contaminato il Meazza, con la drammatica escalation culminata con gli omicidi di Vittorio Boiocchi e Antonio Bellocco. (IL GIORNO)

La maggioranza dei tifosi della Virtus Rosarno, intervistati da Klaus Davi il 20 ottobre fuori dallo stadio Comunale “Giovanni Paolo II” in occasione della partita contro la Pro Pellaro valevole per il campionato di Promozione, condanna fermamente l’omicidio di Antonio Bellocco. (StrettoWeb)

Curve e ‘ndrangheta, l’ex capo ultrà dell’Inter si è pentito

«La tua infamità non appartiene alla nostra mentalità». È quanto si legge su uno striscione esposto all’esterno dello stadio di San Siro, i cui autori sarebbero da rintracciare tra i tifosi del «secondo anello verde». (Open)

La reazione della curva non si è fatta attendere: "La tua infamità non appartiene alla nostra mentalità". Ed è un messaggio del nuovo direttivo della curva Nord nerazzurra nei confronti di Andrea Beretta, l'ultrà arrestato due mesi fa per l'omicidio di Antonio Bellocco e che ha deciso di collaborare. (La Repubblica)

L’ex capo ultrà interista della curva nord dello stadio San Siro di Milano, Andrea Beretta, ha deciso di pentirsi. Già da quasi due mesi avrebbe iniziato un rapporto di collaborazione con le forze dell’ordine e i magistrati lombardi titolari di alcune importanti inchieste riguardanti il business illeciti intorno allo stadio. (Quotidiano del Sud)