Il Papa denuncia: “Negato l’ingresso a Gaza al patriarca Pizzaballa”

Il Papa denuncia: “Negato l’ingresso a Gaza al patriarca Pizzaballa”
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"Ieri il patriarca Pierbattista Pizzaballa non l'hanno lasciato entrare a Gaza come avevano promesso e sono stati bombardati bambini": questa la denuncia fatta da Papa Francesco durante il tradizionale discorso che il Pontefice rivolge ai suoi più diretti collaboratori in prossimità delle festività natalizie. Originario di Cologno al Serio, Pizzaballa è patriarca di Gerusalemme dei Latini dall'ottobre 2020, e già a maggio aveva condotto una missione umanitaria nella Striscia: la delegazione allora aveva incontrato la popolazione e il cardinale aveva presieduto la messa nella chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia (BergamoNews.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

«Questa è crudeltà, questa non è guerra», «voglio dirlo perché tocca il cuore». Il Papa, nell’incontro per gli auguri alla Curia romana nella mattinata di sabato 21 dicembre, ha informato i cardinali della situazione in Terra Santa. (L'Eco di Bergamo)

"Questa è crudeltà, questa non è guerra", "voglio dirlo perché tocca il cuore". Francesco è informato costantemente sulla situazione a Gaza anche attraverso la telefonata che tutti i pomeriggi fa alla parrocchia della Sacra Famiglia (Tuttosport)

Discorso alla Curia Romana in occasione degli auguri natalizi Il Cardinale Re ha parlato della guerra. Ieri il Patriarca Latino di Gerusalemme non l’hanno lasciato entrare a Gaza, come avevano promesso; e ieri sono stati bombardati dei bambini. (Silere Non Possum)

Il Papa: “Non lasciano entrare il patriarca a Gaza e ieri sono stati bombardati bambini. Ipocrita parlare di pace e produrre armi”

Il Papa, nell'incontro per gli auguri alla Curia, ha informato i cardinali della situazione in Terra Santa. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Il tema sul quale si è soffermato quest’anno nella sua allocuzione è “parlare bene e non parlare male degli altri”. (Toscanaoggi.it)

E a una tv argentina sulla guerra in Ucraina dice: "Quando si parla di tregua cominciano a ballare il minuetto con cose secondarie" (Il Fatto Quotidiano)