Attacchi dal Libano in Israele, alta tensione: l'Idf lancia un'offensiva a sud, l'Unifil invita alla calma
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L'Unifil ha manifestato la propria inquietudine per il rischio di un'intensificazione del conflitto nel sud del Libano, dove sono ricominciati i raid aerei dell'Idf dopo il lancio di 4 razzi verso il nord di Israele. Per il momento le forze di peacekeeping rimangono nella loro posizione mentre l'esercito libanese (Secolo d'Italia)
Ne parlano anche altre fonti
Le forze israeliane hanno attaccato di nuovo i territori libanesi in risposta ai lanci di razzi da parte di Hezobollah, ma il gruppo nega. A Gaza, intanto, si temono nuove vittime dopo la riprese dei bombardamenti Sabato Israele ha colpito il Libano come rappresaglia per i razzi lanciati contro Israele, nel più pesante scambio di fuoco dal cessate il fuoco. (Euronews Italiano)
"Un drone israeliano ha condotto una raid aereo stamattina, lanciando un missile guidato contro un'auto della località di Ayta al Chaeb, vicino al confine con Israele", ha riferito l'Ani parlando di un numero imprecisato di vittime. (Tiscali Notizie)
Sabato mattina, dal sud del Libano sono stati lanciati sei razzi in direzione di Metula, cittadina israeliana nel nord della Galilea. Dopo la rottura della tregua nella Striscia di Gaza, adesso a tremare è anche il fronte nord dello Stato ebraico. (ilmessaggero.it)
Menassa ha sottolineato «il rifiuto del Libano di un ritorno alla situazione precedente al cessate il fuoco nel novembre 2024 e la sua forte opposizione ai tentativi di minare gli sforzi dello Stato per consolidare la sicurezza e la stabilità in tutto il territorio libanese», e ha invitato gli Stati che sponsorizzano il cessate il fuoco a «dissuadere il nemico israeliano dalle sue continue violazioni e attacchi con falsi pretesti». (Corriere del Ticino)
GERUSALEMME – Sei razzi lanciati dal Libano verso Israele riaccendono il fronte assopito, mettendo seriamente a rischio la tregua dichiarata il 27 novembre e, insieme, il negoziato che dovrebbe definire una volta per tutte la frontiera contesa. (la Repubblica)
Questo è il primo ordine di evacuazione in due mesi. Molte persone si sono spostate in un'altra zona per mettersi in salvo. (Corriere della Sera)