Silvia si commuove per la sua ex compagna all’Asu, medaglia d’oro a Parigi: «Giulia è buona e generosa, io l’abbraccerei sempre»

Silvia si commuove per la sua ex compagna all’Asu, medaglia d’oro a Parigi: «Giulia è buona e generosa, io l’abbraccerei sempre»
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Il Messaggero Veneto SPORT

L’amicizia tra Giulia Rizzi e Silvia Serrenti è nata sulle pedane dell’Asu Udine, grazie alla scherma. Giulia era poco più che una bambina e Silvia già un’adolescente, ma i dieci anni di differenza non hanno mai pesato. Con il tempo l’amicizia si è evoluta, nonostante la distanza e gli impegni lavorativi e familiari, ma la scherma è rimasta il filo conduttore. «Giulia ha iniziato ad allenarsi … (Il Messaggero Veneto)

Ne parlano anche altre testate

Le spadiste hanno scritto una pagina di storia, io credo non solo della scherma. Perché in questa Olimpiade, al Grand Palais, in questo luogo così iconico, contro la Francia, è un po' come la vittoria contro i norvegesi nella staffetta del fondo a Lillehammer". (Eurosport IT)

Diletta Leotta ha condiviso sui social uno scatto con una dolcissima dedica per la sua amica. Questa è una schermitrice italiana, campionessa olimpionica. (L'Architetto)

Ma ieri sera il quartetto composto dalle due friulane Mara Navarria, Giulia Rizzi e dalle siciliane Rossella Fiamingo e Alberta Santuccio è definitivamente entrato nell'Olimpo dello sport, conquistando per la prima volta la medaglia d'oro a cinque cerchi nella spada a squadre ai Giochi di Parigi 2024. (La Stampa)

Olimpiadi, Greg, le fate, le spadiste: medaglie per la storia e la memoria

Dopo giorni di polemiche e allenamenti cancellati per inquinamento, i primi atleti si sono tuffati nella Senna: sono quelli del triathlon. Quinta giornata di gare dei Giochi Olimpici. (Sky Tg24 )

Ha vissuto tutte le fasi della giornata, in mezzo ai quasi 8000 tifosi francesi sugli spalti. A Parigi Mara ha avuto un tifoso speciale. (Il Messaggero Veneto)

Poi infine l’inno di Mameli, cantato dalle nostre spadiste sul gradino più alto del podio, e da un manipolo di italiani, sventolanti al vento (o meglio alla gelida aria condizionata sparata da enormi bocchettoni sotto le dominanti volte del Grand Palais). (Il Sole 24 ORE)