Mentre Meta AI debutta su WhatsApp e Instagram, il Senato approva il ddl sull’intelligenza artificiale
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L'Intelligenza artificiale è sempre più presente nelle nostre vite con le sue grandi potenzialità e, per chi la usa e la implementa, una buona dose di responsabilità. Mentre le aziende tecnologiche spingono verso un’adozione sempre più capillare, i governi e le istituzioni si trovano a dover regolamentare l’utilizzo di (Io Donna)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il provvedimento, che dovrà essere ora esaminato da Montecitorio, definisce anzitutto i principi generali entro i quali andrà utilizzata una tecnologia potenzialmente tanto dirompente, come il preservamento dei diritti fondamentali, delle libertà, dello svolgimento con metodo democratico della vita istituzionale e politica. (WIRED Italia)
“L'emendamento approvato all'articolo 8 – precisa – a prima firma della senatrice Beatrice Lorenzin, trae le sue radici dalla proposta di legge nata da un confronto con Fondazione The Bridge, le associazioni dei pazienti e la rete degli Irccs. (Milano Finanza)
L'intelligenza artificiale offre opportunità e sfide: il Parlamento muove i primi passi per regolare un settore che sta rivoluzionando la vita delle persone. Il Senato ha approvato un disegno di legge voluto dal governo Meloni che punta a fissare i principi di applicazione nel settore pubblico di una tecnologia dagli effetti imprevedibili. (Today.it)
Il disegno di legge sull’intelligenza artificiale (IA), approvato dal Senato e ora in attesa del passaggio alla Camera, traccia le linee guida della strategia italiana su questa tecnologia. I principi fondamentali mirano a difendere i diritti, le libertà individuali e i valori democratici. (la Repubblica)
È questo il doppio binario tracciato dal ddl recante “disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale”. (Ipsoa)
“Si tratta di un passo avanti significativo per la ricerca e per il nostro Paese – dichiara il prof. Raffaele Lodi, Presidente della Rete IRCCS delle Neuroscienze e della Neuroriabilitazione – poiché la semplificazione nell’uso dei dati sanitari a fini di ricerca, mantenendo al contempo elevati standard di sicurezza e tutela della privacy, rappresenta un elemento essenziale per lo sviluppo di nuove conoscenze e per l’innovazione terapeutica”. (insalutenews)