Francia, quando sarà nominato il nuovo premier?
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La nomina del nuovo primo ministro avverrà domani. Lo ha riferito una fonte dell'esecutivo all'Afp. Emmanuel Macron si recherà in Polonia domani e la nomina avverrà "al suo ritorno" alla fine della giornata, ha aggiunto la fonte. Ieri, a margine di una riunione all'Eliseo con i leader di partito, il presidente francese aveva annunciato che avrebbe nominato il nuovo capo di governo "entro 48 ore". (Adnkronos)
Ne parlano anche altri media
Il presidente francese, Emmanuel Macron, vuole nominare un nuovo primo ministro «entro 48 ore», hanno detto ad Afp i leader dei vari partiti che lo hanno incontrato all'Eliseo, dopo che il premier, Michel Barnier, è stato sfiduciato dal Parlamento la scorsa settimana. (Italia Oggi)
La grande ammucchiata, che lui chiama governo provvisorio (di salvezza nazionale) con tutti dentro – fuori le ali estreme la sinistra di Mélenchon e la destra di Marine Le Pen, non lo porterà lontano. Ma l’inquilino dell’Eliseo resta in un cul de sac. (Secolo d'Italia)
(Adnkronos) – Un nuovo paradigma per superare lo stallo del dibattito sulla modalità di una presenza sostenibile dell’uomo sul pianeta, quindi anche per affrontare la crisi del clima, viene proposto nel libro “Ripensare l’Antropocene. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Marine Le Pen non si ferma più: l'ultimo sondaggio dell’Ifop per Le Figaro Magazine dà il suo partito, Rassemblement National, al 38%. La sinistra, ancora una volta, resterebbe esclusa dal secondo turno. (Liberoquotidiano.it)
Sta cercando di dimostrare che la sinistra non è responsabile dello stallo”. I socialisti, come verdi e comunisti, sono stati ricevuti da Macron all’Eliseo nelle consultazioni per il nuovo governo dopo la caduta del centrista Barnier: il capo dello Stato domani annuncerà il nome del nuovo premier. (Il Fatto Quotidiano)
Dopo la sfiducia al governo di Michel Barnier votata dal Rassemblement National di Marine Le Pen e dal Nuovo Fronte Popolare delle sinistre, il Partito socialista, gli Ecologisti e il Partito comunista hanno proposto al blocco macronista e al centro-destra di trovare un accordo di “non-sfiducia”, attirandosi le critiche de La France Insoumise, che ha rifiutato l’invito del Capo dello Stato. (il manifesto)