Francia, Emmanuel Macron mira a nominare il nuovo primo ministro entro 48 ore

Francia, Emmanuel Macron mira a nominare il nuovo primo ministro entro 48 ore
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Milano Finanza ESTERI

Il presidente ha tenuto una riunione con i principali leader politici. Nonostante la caduta del governo, giovedì 12 dicembre sarà presentata la legge speciale per dotare la Francia di una manovra finanziaria per il 2025 (Milano Finanza)

Ne parlano anche altri media

Quarantotto ore. Nel corso della riunione all’Eliseo tra i partiti che potrebbero garantire un sostegno repubblicano – una partecipazione diretta o un impegno a non votare la censure , la sfiducia – il presidente francese ha voluto scandire il ritmo di una discussione che avrebbe potuto richiedere tempi lunghissimi. (Il Sole 24 ORE)

Negli auspici di Emmanuel Macron, questo futuro governo «non di coalizione» ma almeno di tregua, dovrebbe durare fino al 2027, perché ieri il presidente ha espresso l’intenzione di «non voler più sciogliere il parlamento fino alla fine del suo mandato, nel 2027». (ilmessaggero.it)

Una cifra clamorosa che amplia il divario con i suoi avversari Édouard Philippe, l’ex premier del fronte repubblicano candidato alle presidenziali del 2027, che si posiziona al 24% (-2%); e Gabriel Attal, ex socialista passato con Macron, che invece è al 20 (-4%). (Liberoquotidiano.it)

Sandrine Rousseau: «Macron deve capire: o sfiducia o coabitazione»

Il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso la sua "volontà di non tornare a sciogliere l'Assemblea nazionale fino al 2027" parlando ai rappresentanti delle forze politiche... (Virgilio)

Ieri, a margine di una riunione all’Eliseo con i leader di partito, il presidente francese aveva annunciato che avrebbe nominato il nuovo capo di governo “entro 48 ore”. Emmanuel Macron si recherà in Polonia domani e la nomina avverrà “al suo ritorno” alla fine della giornata, ha aggiunto la fonte. (OglioPoNews)

Dopo la sfiducia al governo di Michel Barnier votata dal Rassemblement National di Marine Le Pen e dal Nuovo Fronte Popolare delle sinistre, il Partito socialista, gli Ecologisti e il Partito comunista hanno proposto al blocco macronista e al centro-destra di trovare un accordo di “non-sfiducia”, attirandosi le critiche de La France Insoumise, che ha rifiutato l’invito del Capo dello Stato. (il manifesto)