Esplosione Calenzano, nominati i periti, lunedì 16 primo sopralluogo con i magistrati. Concluso l'esame dei corpi, presto i funerali
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Dopo le prime attività ispettive e verifiche dei giorni scorsi, sono stati nominati dalla Procura di Prato i periti che affiancheranno i magistrati inquirenti per scoprire le ragioni dell'esplosione del deposito Eni di Calenzano. Il primo sopralluogo tecnico di magistrati e periti, per arrivare a una perizia sull'impiantistica strutturale del deposito Eni, è previsto la mattina del 16 dicembre. Si cercherà di comprendere la dinamica dell'incidente che ha causato 5 morti e 26 feriti a causa dell'esplosione verificatasi alle pensiline del carico dei carburanti. (gonews)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Nei 170mila metri quadri di stabilimento Eni stocca mediamente 160mila tonnellate di carburante che danno energia a mezza regione. Fra gli idrocarburi c’è anche, per capirsi, il jet fuel necessario per far viaggiare gli oltre 3 milioni di passeggeri che ogni anno passano dall’aeroporto fiorentino di Peretola. (LA NAZIONE)
L’incidente al deposito di Calenzano riporta all’attenzione dell’opinione pubblica la sicurezza sul lavoro, ecco le aziende calabresi considerate ad “alto rischio” Minuti per la lettura (Quotidiano del Sud)
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La vicinanza di questa operazione potrebbe aver contribuito all'innesco dell'esplosione. È quanto emerso dall'inchiesta della Procura di Prato: proseguono le indagini. (Fanpage.it)
Due delle vittime erano lucane: Gerardo Pepe di Sasso di Castalda e Franco Cirelli di Cirigliano. Lo si apprende a Prato dove tuttavia si confida di liberarle prima possibile, già la prossima settimana. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Sarebbe un carrello sollevato, vicino alla nube di vapori dei carburanti, la probabile causa dello scoppio nel deposito Eni di Calenzano, in provincia di Firenze, che ha provocato 5 vittime e 26 feriti lo scorso 9 dicembre. (Sky Tg24 )