Calenzano, un carrello vicino a una nube di carburanti potrebbe aver innescato l'esplosione: l'ipotesi
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Al momento dell'esplosione nel deposito Eni di Calenzano, in provincia di Firenze, era in atto il sollevamento di un carrello, in concomitanza con la formazione di una nube di vapori. La vicinanza di questa operazione potrebbe aver contribuito all'innesco dell'esplosione. È quanto emerso dall'inchiesta della Procura di Prato: proseguono le indagini. (Fanpage.it)
Su altri giornali
Lo si apprende a Prato dove tuttavia si confida di liberarle prima possibile, già la prossima settimana. Le salme delle cinque vittime dell’esplosione nel deposito Eni di Calenzano devono restare ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria, presso l’istituto di Medicina legale di Careggi, per l'espletamento di altri accertamenti dopo le autopsie, che sono state già effettuate. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Sarebbe un carrello sollevato, vicino alla nube di vapori dei carburanti, la probabile causa dello scoppio nel deposito Eni di Calenzano, in provincia di Firenze, che ha provocato 5 vittime e 26 feriti lo scorso 9 dicembre. (Sky Tg24 )
Il primo sopralluogo tecnico di magistrati e periti, per arrivare a una perizia sull'impiantistica strutturale del deposito Eni, è previsto la mattina del 16 dicembre. Dopo le prime attività ispettive e verifiche dei giorni scorsi, sono stati nominati dalla Procura di Prato i periti che affiancheranno i magistrati inquirenti per scoprire le ragioni dell'esplosione del deposito Eni di Calenzano (gonews)
Sull’incidente al deposito Eni di Calenzano saranno le indagini a fornire chiarimenti sulle dinamiche che hanno determinato l’esplosione e il conseguente pesante bilancio in termini di vite perse. Gli inquirenti si stanno concentrando in particolare sul rispetto degli strumenti di sicurezza e prevenzione. (Quotidiano del Sud)
A sei giorni dall'esplosione nel deposito carburanti di Calenzano i medici legali e i genetisti hanno identificato scientificamente i corpi della cinque vittime, consentendo alle famiglie, nelle... (Virgilio)
– La domanda sta iniziando a rimbalzare. Fra gli idrocarburi c’è anche, per capirsi, il jet fuel necessario per far viaggiare gli oltre 3 milioni di passeggeri che ogni anno passano dall’aeroporto fiorentino di Peretola. (LA NAZIONE)