Scoiattolo ucciso a New York ha aiutato Trump a vincere? Cosa c'è dietro la morte di "Peanut"
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Uno scoiattolo dietro la vittoria di Trump? Una storia bizzarra, che però è diventata un caso politico. Prima delle elezioni, l'amministrazione di New York ha deciso di sequestrare e sopprimere l'animale selvatico diventato una star dei social media. "Quello che è successo è stato niente meno che una tragedia e una vergogna per lo stato di New York", ha detto Longo al conduttore di NewsNation Chris Cuomo (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre fonti
L'animale era seguito da mezzo milione di follower solo su Instragram: da giorni Mark Longo, fondatore del rifugio intitolato proprio allo scoiattolo nello Stato di New York, aveva attraverso i social reso noto dell'intervento al suo santuario da parte del Dipartimento. (Fanpage.it)
Il Dipartimento per la conservazione ambientale ha prelevato l'animale dalla casa del suo custode, Mark Longo, a seguito di denunce anonime sul rischio di diffusione della rabbia, dopo che l’animale ha morso una persona (Sky Tg24 )
Il Large Hadron Collider smette di funzionare per un po’: anche il più grande acceleratore di particelle del mondo va a elettricità, d’altronde. Le persone chronically online conoscono bene la cosiddetta Darkest Timeline, nota anche come Weasel Timeline. (Rivista Studio)
Non vi è ormai più un solo evento pubblico che non venga accompagnato dall’arrivo di un nuovo meme token. Ultima occasione è l’uccisione di Peanut, scoiattolo di grande celebrità sui social network, che ha innescato il solito meccanismo degen che tanto piace ad almeno una parte degli appassionati del mondo crypto. (Criptovaluta.it)
Grazie per aver portato tanta gioia a noi e al mondo. “Grazie per i 7 anni più belli della mia vita. (LAPRESSE)
«Lo spirito di Peanut è tornato nel discorso di ammissione di sconfitta di Kamala solo per ricordare ai democratici di non mettersi mai più nei guai con gli scoiattoli», scrive su X Robby mentre nel video postato un animaletto a coda lunga appare per qualche secondo sul palco di Washington prima del discorso della sconfitta della vicepresidente USA. (Open)