Ex Ilva: raggiunto l’accordo sulla cassa integrazione. A Novi interesserà 175 lavoratori

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Ex Ilva: raggiunto l’accordo sulla cassa integrazione. A Novi interesserà 175 lavoratori ROMA – Dopo oltre 14 ore di trattativa al Ministero del Lavoro, nella notte è stato raggiunto l’accordo sulla cassa integrazione per i lavoratori ex Ilva. Come riporta AdnKronos, la cassa integrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia interesserà 4050 lavoratori, 3500 a Taranto e 450 sugli altri siti, tra cui 175 a Novi Ligure (Radio Gold)

Su altri media

Una è il Gruppo Marcegaglia. E il bando per la cessione sarà pubblicato entro la fine di luglio. (La Stampa)

Scende ancora il numero di lavoratori in cassa integrazione straordinaria in Acciaierie d’Italia. E' di 4.050 unità (3.500 per l'ex Ilva di Taranto), secondo fonti sindacali, la proposta messa sul tavolo dall’azienda nell’incontro-fiume cominciato ieri mattina al ministero del Lavoro ancora in corso nella tarda serata di ieri. (quotidianodipuglia.it)

La vertenza ex Ilva. dopo 14 ore di trattative è stato raggiunto a Roma, nella notte, l’accordo tra Acciaierie d’Italia e sindacati metalmeccanici sulla cassa integrazione straordinaria, che accompagnerà la ristrutturazione del gruppo siderurgico. (norbaonline.it)

Parma, tra fantasmi, masalèn e street art brilla un’estate tutta musica, spettacoli ed emozioni. Complici Verdi e Puccini

L'annuncio è arrivato attraverso una nota della Fim Cisl. È arrivato nella notte, dopo oltre 14 ore continuative di trattativa nella sede del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, il verbale di accordo sulla Cassa integrazione straordinaria di Acciaierie d'Italia in Amministrazione Straordinaria ( ex Ilva) che interesserà 4.050 lavoratori (3.500 su Taranto e 450 sugli altri siti). (Teleborsa)

“Sono molto soddisfatta, ringrazio la comune volonta’ delle parti che ci ha permesso di raggiungere questo importante risultato”. “Il clima di rinnovata fiducia, spiega Calderone, consente ora di affrontare insieme la delicata gestione della fase di Ripartenza, accompagnare il rilancio di un asset strategico per il tessuto produttivo del nostro Paese e dare la massima garanzia possibile ai lavoratori”. (Corriere di Taranto)

E subito Parma, non a caso soprannominata “la piccola Parigi” per il suo fascino aristocratico, ci seduce con quelle memorie, suggestioni, atmosfere che sempre la stigmatizzano nell’immaginario collettivo: la prodigiosa bacchetta di Arturo Toscanini e i severissimi loggionisti del Teatro Regio che fischiano spietatamente un fiacco ‘do di petto’; la corte ottocentesca della ‘buona duchessa’ Maria Luigia d’Austria e gli aromi afrodisiaci di salumi e formaggi che tutto il mondo c'invidia, magistralmente mescolati, senza stonare, non si sa come, a quel dolcissimo profumo retrò, la Violetta, sinonimo di languide contesse, madrigali e romantici intrighi di mezzanotte. (Il Giornale d'Italia)