7 ottobre, Meloni: «Ricordare e condannare. Pagina drammatica»

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Avvenire ESTERI

Ansa La presenza che impone ai suoi ministri per la cerimonia di commemorazione dell’attacco di Hamas del 7 ottobre dà la misura di quanto Giorgia Meloni non voglia lasciare dubbi sulla posizione dell’esecutivo rispetto al massacro di Hamas. All’arrivo della premier alla sinagoga di Roma ci sono già, tra gli altri, i titolari degli Interni e dell’Istruzione, Matteo Piantedosi e Giuseppe Valditara, assieme al ministro della Cultura, Alessandro Giuli. (Avvenire)

Ne parlano anche altri giornali

A un anno dal massacro del 7 ottobre compiuto da Hamas nel sud di Israele, a cui seguì lo scoppio della guerra a Gaza, il Medioriente e il mondo sono con il fiato sospeso per l'atteso attacco dello Stato ebraico all'Iran. (La Stampa)

Anche Greta Thunberg era tra i partecipanti ad una manifestazione pro-Palestina e anti-Israele nei pressi della Südstern a Berlino. (la Repubblica)

Intervenendo in Sala Rossa in apertura di seduta, il sindaco Stefano Lo Russo, “certo di interpretare il sentimento dell’intera città oltre che dell’aula“, ha espresso “la totale vicinanza alle vittime civili civili e innocenti degli attacchi del 7 ottobre 2023, alle vittime civili e innocenti del popolo palestinese nella Striscia di Gaza, alle vittime civili e innocenti nell’area del Libano, auspicando che questo conflitto che sta seminando decine di migliaia di morti innocenti possa quanto prima cessare e la via del dialogo, la via diplomatica, possa riprendere”. (Città di Torino)

Gaza, Israele: un anno dopo. Perché oggi, più del silenzio, è importante alzare la voce (di B. Pollastrini)

La sconvolgente storia di Angelo Massaro è raccontata in “Peso Morto”, l’emozionante documentario che, realizzato dall’associazione Errorigiudiziari. Così una parola in dialetto pronunciata durante una normalissima telefonata alla moglie, diventa la prova regina dell’accusa di omicidio pur in assenza del cadavere, dell’arma e del movente! (Tarantini Time Quotidiano)

OTTOBRE, UN ANNO DOPO (Limes)

L’escalation si estende col suo seguito feroce di morti o mutilati nel fisico e nell’animo. Anziani i cui occhi non riescono più a guardare e bambini, le creature più innocenti, che non potranno più sognare. (L'HuffPost)