Striscioni contro i giudici davanti al tribunale, la procura di Prato apre un’inchiesta
Articolo Precedente
Articolo Successivo
– Uno striscione contro i magistrati, quelle che loro chiamano le “toghe rosse”, ed un messaggio di apprezzamento nei confronti di Elon Musk, che nei giorni scorsi aveva criticato le presunte ‘interferenze’ della magistratura nei confronti del Governo. Il gesto, rivendicato da un gruppo di attivisti vicini all’estrema destra, ha suscitato profonda indignazione nel mondo politico di sinistra, ma avrà ripercussioni anche dal punto di vista giudiziario. (LA NAZIONE)
Su altre fonti
Il tutto firmato dai militanti della Rete dei Patrioti, che hanno computo un gesto analogo di fronte ai tribunali di Firenze, Prato e Pistoia. Le foto sono state inviate ai giornali dagli stessi promotori, accompagnate da un testo in cui si inneggia al magnate americano e si invitano il presidente della Repubblica Mattarella e i magistrati a tacere sui temi dell’immigrazione. (LA NAZIONE)
L’iniziativa del movimento di estrema destra Rete dei Patrioti di fronte ai tribunali di Prato, Firenze, Lucca e Pistoia ha fatto scattare l’apertura di un’indagine condotta dalla Digos per conto delle Procure di Prato e di Lucca, con quella di Firenze che è stata informata, con l’ipotesi di reato di offesa all’onore o al prestigio del presidente della Repubblica. (Il Fatto Quotidiano)
Così l’associazione di estrema destra, già protagonista del corteo di Bologna dello scorso 9 novembre, si esprime sul caso delle mancate convalide per il trattenimento dei migranti in Albania che aveva portato a un botta e risposta a distanza tra Elon Musk e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. (il manifesto)
"Fa piacere che un uomo influente come Musk intervenga per affermare il diritto dell'Italia di difende i propri confini da un'immigrazione incontrollata che ha ormai raggiunto le proporzioni di una vera e propria invasione", si legge in un post. (LA NAZIONE)
È questo il messaggio scritto in uno striscione che nella notte tra martedì 19 e mercoledì 20 novembre è stato esposto davanti ai tribunali di Firenze, Prato, Lucca e Pistoia. "Fa piacere che un uomo influente come Musk intervenga per affermare il diritto dell’Italia a difendere i proprio confini”, si legge in una nota. (LA NAZIONE)
"L’esposizione del rancoroso striscione davanti ai tribunali di Firenze, Lucca, Pistoia e Prato è fatto gravissimo, espressione di una intolleranza per i doverosi controlli di legalità che non solo pone seri problemi di sicurezza per i magistrati, ma rappresenta l’ulteriore segnale di un decadimento del costume democratico che deve preoccupare chiunque abbia veramente a cuore la tenuta dell’assetto democratico del nostro paese". (LA NAZIONE)