L'ultima teoria del complotto su Tyson-Paul: vivisezionato l'intero match, è sparito il montante

L'ultima teoria del complotto su Tyson-Paul: vivisezionato l'intero match, è sparito il montante
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Non si fermano i sospetti circa il fatto che il combattimento vinto da Jake Paul su Mike Tyson sia stato combinato: è stato notato che nel corso dell'intero match l'ex campione del mondo dei pesi massimi non ha sferrato neanche un montante. Il suo colpo iconico su cui ha costruito un'intera carriera di KO è letteralmente sparito dal ring: "Era una clausola nel contratto", svela l'ex stella della NFL Michael Irvin (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Attorno a questa consapevolezza, Paul e altri hanno avuto la capacità di costruire un mercato nuovo e di chiamarlo in una maniera che ci facesse dimenticare che sempre di compravendita di idiozia si trattava: influencer economy, questo ci siamo ridotti a dire per non dirci che l’umana civiltà è avanzata al punto tale che l’idiozia non è più una condizione dalla quale affrancarsi ma una fortuna da desiderare. (Undici)

Netflix potrebbe diventare la versione internazionale – per proporzione di carichi e problemi annessi – del primo Dazn italiano, quello delle rotelline che giravano (soprattutto agli abbonati delle Serie A). (IlNapolista)

Un sito per adulti ha messo sul piatto 250 mila dollari per un’apparizione di Tyson, a patto che metta in mostra il lato B in webcam per un’ora. Ma se il ring sembra pronto per una nuova sfida, c’è chi offre un'alternativa ben meno faticosa. (MOW)

Ecco perché Tyson vs Paul ha messo sotto pressione lo streaming

Perché diamine l’ha fatto Mike Tyson? Sì, ok una valanga di soldi. Ma perché mettersi a 58 anni alla berlina sul ring e prenderle da un ex youtuber fanfarone? Beh, visto che Tyson non è Tyson a caso, lo spiega lui, in una intervista alla rivista Interview ripresa dal New York Times. (IlNapolista)

Jake Paul è un idiota che ha avuto la fortuna di nascere nell’epoca in cui l’idiozia è merce. Attorno a questa consapevolezza, Paul e altri hanno avuto la capacità di costruire un mercato nuovo e di chiamarlo in una maniera che ci facesse dimenticare che sempre di compravendita di idiozia si trattava: influencer economy, questo ci siamo ridotti a dire per non dirci che l’umana civiltà è avanzata al punto tale che l’idiozia non è più una condizione dalla quale affrancarsi ma una fortuna da desiderare. (Undici)

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