Dopo le polemiche, apre «Il tempo del Futurismo»

Dopo le polemiche, apre «Il tempo del Futurismo»
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Filippo Tommaso Marinetti moriva il 2 dicembre del 1944 e, ottant’anni dopo, inaugura alla Gnamc (la Galleria nazionale di arte moderna e contemporanea ha recentemente acquistato la «c») la mostra su Il tempo del Futurismo (visitabile fino al 28 febbraio 2025), preceduta da una selva di polemiche che ha coinvolto più studiosi della materia e da una crisi al Mic che ha visto un cambio di poltrona in corsa di chi su quella rassegna aveva fortemente puntato (Sangiuliano). (il manifesto)

Ne parlano anche altre testate

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma celebra il movimento futurista fra cinema, architettura, musica e cucina. Il servizio video di Artslife (ArtsLife)

Una performance che richiama proprio le “serate futuriste“ in cui Marinetti & soci declamavano i manifesti della loro poetica. Protagonista dell’evento è stato l’attore e regista Massimiliano Finazzer Flory, che ha portato in scena una lettura teatrale tratta dai manifesti futuristi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Per celebrare l’ottantesimo anniversario dalla morte del poeta Filippo Tommaso Marinetti, avvenuta il 2 dicembre 1944, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma inaugura oggi (3 dicembre) la mostra Il Tempo del Futurismo (Sky Arte)

"Il tempo del Futurismo": inaugurata la grande mostra alla Gnam

C’è un paradosso che rischia di passare inosservato nella mostra Il Tempo del Futurismo, ospitata alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma da oggi fino al 28 febbraio 2025. L’evento, progettato per celebrare un movimento che ha fatto della provocazione la sua cifra stilistica, è al centro della polemica. (L'HuffPost)

Finalmente dopo sofferta, polemica e discussa attesa (si vedano i casi legati alla curatela di Alberto Dambruoso, con tanto di puntata di Report, e alla compresenza in Galleria Nazionale e in mostra del logo e dell’installazione di Lorenzo Marini, ndr) la mostra del Futurismo tanto voluta dall’ex ministro Sangiuliano, tanto complicata dalle defezioni degli specialisti e le lotte fra curatori, è ora aperta inaugurando oltre che se stessa anche un nuovo corso della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. (Artribune)

Eppure, lui che scrisse nel celebre manifesto «noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie», avrebbe apprezzato (con il beneficio del dubbio) ll tempo del futurismo, la mostra che si apre oggi a Roma. (il Giornale)