Sanità, nuovo tariffario delle prestazioni a carico dello Stato con 550 milioni in più

Sanità, nuovo tariffario delle prestazioni a carico dello Stato con 550 milioni in più
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Italia Oggi SALUTE

Le nuove tariffe per le prestazioni sanitarie a carico dello Stato nel complesso sono più remunerative, le risorse guadagnano 550 milioni di euro in più. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, rispondendo alla Camera a una interrogazione, rivolta al ministro della Salute. La relazione tecnica che accompagna il decreto del 26 novembre 2024 che, di concerto con il Mef, ha spiegato in aula, determina le tariffe massime di riferimento per la remunerazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica, consentendo l'entrata in vigore dei nuovi Lea, dimostra che il provvedimento "impiega circa 550 milioni di euro in più rispetto alle risorse che sostenevano le precedenti tariffe. (Italia Oggi)

La notizia riportata su altri giornali

La UAP – Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità privata accreditata – e la sua Presidente Mariastella Giorlandino, nell'esclusivo interesse di tutelare il bene del singolo e della collettività, nel rispetto del dovere di ciascuno di trasmettere informazioni veritiere al cittadino, e alla luce delle recenti notizie e dichiarazioni contrastanti, imprecise e, in alcuni casi, fuorvianti e diffamatorie emerse da più parti, si impegnano a fornire ai cittadini un'informativa affidabile e puntuale sulla controversa questione del cosiddetto Nomenclatore Tariffario, ossia il Tariffario Sanitario Nazionale, cioè l'Elenco delle prestazioni di assistenza specialistica erogabili nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale e delle relative tariffe di rimborso per tutte le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate. (ilmessaggero.it)

Decreto Tariffe. Ciriani: “Possibile in tempi brevi apportare modifiche” (Quotidiano Sanità)

Gentile Direttore, 09 GEN (Quotidiano Sanità)

Il nuovo tariffario della Sanità manda in tilt le prenotazioni: impossibile programmare gli esami più comuni

In Basilicata, ormai da una settimana, come nel resto del Paese, disagi e disservizi si stanno verificando nelle strutture della specialistica ambulatoriale accreditata a causa dell’entrata in vigore del nuovo nomenclatore delle prestazioni. (Sassilive.it)

PALERMO – Il Coordinamento intersindacale medicina specialistica di territorio (Cimest) ha “proclamato lo stato di agitazione e chiede un incontro urgente con il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, oltre alla contestuale apertura di un tavolo di crisi per cercare e trovare soluzioni concordate al fine di poter uscire dal ‘famigerato’ Piano di rientro che blocca ogni azione del Governo volta alla soluzione dell’adeguamento tariffario al pari delle altre regioni italiane”. (Livesicilia.it)

È la sintesi di quanto sta accadendo nella sanità piemontese, e non solo, dove l’introduzione dei nuovi nomenclatori tariffari, da inizio anno, ad oggi sta producendo più disagi che benefici. C’è solo una cosa peggiore di una riforma non fatta: una riforma fatta a metà. (La Stampa)