Maserati: 1000 euro in più agli operai per andare in Serbia, c'è chi dice no
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Sta facendo discutere la proposta avanzata da Maserati ai propri operai di Modena: trasferirsi temporaneamente in Serbia per lavorare nello stabilimento Stellantis di Kragujevac, dove viene prodotta la Fiat Panda. Un'offerta che arriva in un momento di forte difficoltà per la casa del Tridente, con la produzione ai minimi termini e molti lavoratori in cassa integrazione. Tra coloro che hanno respinto l'idea c'è Luigi Cozzolino, operaio Maserati da 35 anni e delegato FIOM (Automoto.it)
La notizia riportata su altri media
Ma secondo i sindacati "nella comunicazione di John Elkann mancano risposte chiare sul rilancio del Tridente negli stabilimenti italiani. "Stiamo lavorando al futuro di Maserati che è indissolubilmente legato all’Italia, a Modena e alla Motor Valley". (il Resto del Carlino)
Crisi, cassa integrazione, trasferimento degli operai, vendita del titolo, insomma per il Tridente non è un periodo roseo e lo si capisce dalle notizie che spesso ruotano intorno alle sue vicende. Maserati, oltre a essere uno dei marchi più prestigiosi al mondo, è ormai un argomento di discussione quasi perenne. (Virgilio)
L’anno scorso ha lavorato solo 70 giorni, il resto del tempo è stato in cassa integrazione: «Ho preso lo stipendio pieno solo due volte». Luigi Cozzolino, per tutti «Gino», ha 57 anni ed è un dipendente della Maserati di Modena da 35 anni, delegato Fiom (corrieredibologna.corriere.it)
L'andamento di inizio anno continua a destare preoccupazione. MaseratiDopo un 2024 segnato da risultati già storicamente bassi, l'azienda sembra lontana dal toccare il fondo. In effetti, i primi mesi del 2025, già in rosso, amplificano questa preoccupazione. (Italpassion IT)
Non è più il momento delle mezze verità. Così Alessandro Bonfatti, segretario generale di Fim Cisl Emilia Centrale, commenta alla vigilia dell’audizione di Elkann quelle che sono le speranze dei lavoratori del Tridente, "che si aspettano una sola cosa: rilancio". (il Resto del Carlino)
Giuseppe Violante, Rsa Fiom Maserati, descrive così il ritorno, ieri, al lavoro nello stabilimento di Modena dei lavoratori dopo tre mesi e mezzo di cassa integrazione in regime di solidarietà. "Siamo rientrati in azienda dopo tre mesi e mezzo e il clima che si respirava era di sfiducia, preoccupazione e rabbia". (il Resto del Carlino)