Omicidio di Mamadi Tunkara, la svolta nelle indagini: «Sì, l’ho ucciso per gelosia»

Omicidio di Mamadi Tunkara, la svolta nelle indagini: «Sì, l’ho ucciso per gelosia»
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L'Eco di Bergamo INTERNO

«Ammettilo che stai con lei!». «Ma cosa vuoi?». E via con degli insulti reciproci. Devono essere state all’incirca queste le parole che alle 15,20 di venerdì 3 gennaio sono riecheggiate nel caos dello shopping della galleria di passaggio Cividini. Pochi istanti dopo Mamadi Tunkara è stramazzato a terra, ucciso con diverse coltellate. Nello stesso istante è cominciata la fuga del suo assassino, che ha prima vagato per Bergamo, poi in serata è salito sul treno per Milano e, da lì, su un altro convoglio per Lugano (L'Eco di Bergamo)

La notizia riportata su altri media

«Tutti ce ne avevano parlato come di un bravo ragazzo, serio, tranquillo e bene inserito nella collettività e per questo lo abbiamo assunto», spiega Matteo Mazzoni, presidente del gruppo. Il giovane era stato assunto appena un mese fa, esattamente il primo dicembre. (La Nuova Ferrara)

Si tratta di un 28enne senza fissa dimora del Togo, che ha quindi confessato di aver ucciso ieri pomeriggio a coltellate in centro a Bergamo Mamadi Tunkara, 36enne originario del Gambia e addetto alla sicurezza di un Carrefour. (Il Fatto Quotidiano)

L'omicida di via Tiraboschi, nel pieno centro di Bergamo, dove venerdì pomeriggio è stato ucciso Mamadi Tunkara, è arrivato in Questura intorno all'ora di pranzo. Da lì, il trasferimento in carcere. (Corriere TV)

“Sì ho ucciso io Mamadi Tunkara, ero geloso”: il 28enne fermato a Chiasso confessa di aver accoltellato a morte il vigilante

«Gli ho detto: dimmi che stai con lei, dillo! Ma è stato lui ad aggredirmi per primo». BERGAMO — Una ex di mezzo, un coltello di ceramica in tasca, una spedizione per ottenere un chiarimento, un incontro casuale. (La Repubblica)

Prendendo a prestito un verso di Montale, è con «triste meraviglia» che ti accorgi di quanto poco possa valere una vita umana quando, in un anfratto di via Tiraboschi, pietosamente nascosto agli sguardi dei passanti da un lenzuolo e una coperta termica color oro, vedi giacere il corpo un uomo. (L'Eco di Bergamo)

– Alla fine, stroncato dalle ore di interrogatorio e dalle domande pressanti del magistrato e dei poliziotti della Questura di Bergamo, e dalle prove che lo inchiodavano alle sue responsabilità, lo ha ammesso: “Sì, ho ucciso io Mamadi Tunkara”. (IL GIORNO)