La Virtus Bologna dura un quarto, poi crolla 77-67 contro il Maccabi a Belgrado. Si rivede Clyburn dopo 2 mesi e mezzo
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La Virtus Bologna ha alzato da tempo bandiera bianca in Europa e incassa l'ottava sconfitta di fila a Belgrado contro il Maccabi Tel Aviv nel Round 30 di Eurolega, quint'ultimo di questa complicata stagione. La squadra di Dusko Ivanovic, reduce tra l'altro dallo scivolone di Napoli in campionato , tiene botta nel primo quarto, chiuso avanti 17-15, ma dal secondo periodo viene letteralmente travolta dai gialli israeliani che arrivano anche a +24 nell'ultimo periodo e arrivano a quattro successi consecutivi, troppo tardi però per tornare in corsa per il La Segafredo, che non vince dal 17 gennaio a Monaco di Baviera , oltre 2 mesi fa, resta penultima in classifica con 7-23 di record mentre il Maccabi è sì terz'ultimo ma con un bilancio di 10-20. (Eurosport IT)
Ne parlano anche altri giornali
Belgrado 20 marzo – (Virtus Bologna)
La Virtus Segafredo Bologna si arrende per 77-67 per contro il Maccabi Playtika Tel Aviv nel Round 30 di Turkish Airlines Euroleague, incassando l’ottava sconfitta consecutiva nella competizione scendendo ad un record di 7-23. (Today.it)
Entrambe le squadre sono ormai da tempo tagliate fuori dalla corsa per il play-in e tantomeno per l'accesso diretto ai playoff. Trasferta a Belgrado per la Segafredo Virtus Bologna, che in occasione del 30° turno di Eurolega affronta il Maccabi Tel Aviv in campo neutro all'Aleksandar Nikolic Hall. (Quotidiano Sportivo)
Foto di virtus.it (Pianetabasket.com)
"Sappiamo che ci aspetta una partita difficile", detta la linea Dusko Ivanovic prima della partenza della Virtus per Belgrado. Lo sanno capitan Belinelli e il nucleo degli italiani. (Quotidiano Sportivo)
Avanti per i primi 15’ di gioco, la formazione di Dusko Ivanovic si scioglie davanti ad un Maccabi non trascendentale ma sicuramente più solida di una Virtus evanescente che perde troppo presto la bussola e che pian piano sprofonda dando l’immagine di una squadra fisicamente e mentalmente svuotata. (Quotidiano Sportivo)
