Suicidi in carcere, gli avvocati fiorentini fanno sentire la loro voce

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Dirigenze degli Uffici Giudiziari a raccolta negli spazi dell’Auditorium Adone Zoli, presso il Tribunale di Firenze, nell’incontro promosso dall’Ordine degli Avvocati di Firenze. Si consolida nel Palazzo di Giustizia la riflessione comune sul tema “suicidi in carcere”, anche a fronte della cronaca recente, con l’ennesimo suicidio di un ragazzo di appena vent’anni nel carcere di Sollicciano. L’obiettivo: far sentire la propria voce contro un sistema carcerario non più tollerabile; sollecitare Governo e Parlamento ad azioni concrete. (gonews)

Se ne è parlato anche su altri media

I numeri a fare la cronaca con tragedie diverse a raccontare l’emergenza suicidi nel carcere di Teramo come in quello di Napoli Poggioreale. Perché è nell’ultimo rapporto nazionale di Antigone, l’associazione che si occupa di monitorare lo stato delle carceri in Italia, che il caso Castrogno esce dai confini regionali con tutte le sue criticità: è il penitenziario italiano, insieme all’istituto partenopeo di Poggioreale e a quelli di Pavia e Verona, con il più alto numero di suicidi dall’inizio dell’anno. (Il Centro)

’Luli’, 48 anni, come veniva chiamato non solo in albergo ma anche in città, dove viveva da anni ottimamente inserito, aveva tentato di ucciderla, e non ci sono mai stati dubbi sulla volontarietà. Loredana Caprara è stata raggiunta domenica nel tardo pomeriggio dalla notizia del suicidio in carcere di Lul Zim Musta, l’uomo di origine albanese ed ex dipendente che l’aveva aggredita il 27 maggio scorso nel retro del ristorante albergo Il Gallo. (il Resto del Carlino)

«Si tratta di una carneficina che ha evidenti responsabilità politiche e amministrative - denuncia Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria - 14.500 detenuti in più rispetto ai posti disponibili, 18mila unità mancanti alla Polizia penitenziaria, carenze nell'assistenza sanitaria e psichiatrica, illegalità diffusa e disorganizzazione imperante non si possono affrontare con le chiacchiere del Governo, cui assistiamo anche in queste ore. (Corriere Roma)

“Non ho un lavoro. Non ho nulla. Nessuno crederà in me”. Detenuto si toglie la vita nel carcere di Rebibbia

Perché il carcere di Sollicciano è in queste condizioni? E come se ne esce? La risposta non ce l’ha in tasca nessuno, ma nell’incontro, organizzato ieri mattina dal consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Firenze, presieduto da Sergio Paparo, si è assistito a una riflessione alta e qualificata della magistratura della giurisdizione riguardo al presente e al futuro della struttura fiorentina, dove, alcune settimane fa, un detenuto di vent’anni si è tolto la vita. (LA NAZIONE)

Un richiamo fort… «La solidarietà non basta più, è necessario che ognuno faccia la sua parte e si assuma le sue responsabilità». (La Repubblica)

Il futuro senza un riscatto, senza una prospettiva, senza un’opportunità. Nessuno crederà in me». (La Stampa)