Detenuto 30enne si impicca a Rebibbia, De Fazio (Uilpa): “Carneficina che ha evidenti responsabilità politiche e amministrative”

Detenuto 30enne si impicca a Rebibbia, De Fazio (Uilpa): “Carneficina che ha evidenti responsabilità politiche e amministrative”
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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Un altro suicidio in carcere, l’ennesimo. Un detenuto si suicidato nel carcere di Rebibbia. Una strage di cui quasi non si riesce a tenere il conto perché per alcuni i morti da inizio anno sono stati 61, per altri 59. A togliersi la vita, un 30enne italiano, che si è impiccato nella sua cella del reparto G12 della Casa Circondariale di Roma Rebibbia. “Si tratta di una carneficina che ha evidenti responsabilità politiche e amministrative – afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria – 14.500 detenuti in più rispetto ai posti disponibili, 18mila unità mancanti alla Polizia penitenziaria, carenze nell’assistenza sanitaria e psichiatrica, illegalità diffusa e disorganizzazione imperante non si possono affrontare con le chiacchiere del Governo, cui assistiamo anche in queste ore. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Analizzando i quasi 100 «eventi critici» verificatisi all’interno degli istituti penitenziari italiani tra il 2023 e i primi 6 mesi del 2024 , emerge infatti come molte siano le persone che hanno deciso di togliersi la vita in carcere ancora in attesa di giudizio. (ilmessaggero.it)

Carceri: a Roma Rebibbia il 59esimo suicidio, la strage continua (UILPA Polizia Penitenziaria)

Lo rende noto Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria. “Si tratta dell’ennesimo suicidio di un detenuto dall’inizio dell’anno, cui bisogna aggiungere i 6 appartenenti alla Polizia Penitenziaria che si sono tolti la … (Il Fatto Quotidiano)

Suicidi in carcere, gli avvocati fiorentini fanno sentire la loro voce

Chi si impicca a un albero in campagna. Chi si spara nel chiuso della sua macchina. (Polizia Penitenziaria)

Castel San Pietro, 23 luglio 2024 – “Questa notizia mi fa forse più male delle dieci coltellate di due mesi fa". Loredana Caprara è stata raggiunta domenica nel tardo pomeriggio dalla notizia del suicidio in carcere di Lul Zim Musta, l’uomo di origine albanese ed ex dipendente che l’aveva aggredita il 27 maggio scorso nel retro del ristorante albergo Il Gallo. (il Resto del Carlino)

L’obiettivo: far sentire la propria voce contro un sistema carcerario non più tollerabile; sollecitare Governo e Parlamento ad azioni concrete. Dirigenze degli Uffici Giudiziari a raccolta negli spazi dell’Auditorium Adone Zoli, presso il Tribunale di Firenze, nell’incontro promosso dall’Ordine degli Avvocati di Firenze. (gonews)