Fonti Ue, 'se Orban riceve Netanyahu viola gli obblighi'

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La Gazzetta del Mezzogiorno ESTERI

L'Ungheria, se il premier israeliano Benjamin Netanyahu arrivasse davvero sul suo suolo e non fosse arrestato, "violerebbe i suoi obblighi legali internazionali e la posizione dell'Ue sulla Corte penale internazionale". Lo afferma un alto funzionario Ue commentando l'invito di Viktor Orban. "Sembra che sia tornato a 'trollare' con la fine della presidenza in vista", ha dichiarato invece una fonte diplomatica. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Su altri media

Anche Francia e Germania si sono espresse in modo dubbioso sulla decisione della CPI dell’AIA sul mandato d’arresto a Netanyahu. I pareri di Usa, Sudamerica ed Europa, tra coloro che riconoscono la CPI, sono unanimi: sentenza ingiusta. (StrettoWeb)

I criminali di guerra sono altri". Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini a margine dell'assemblea Anci. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il mandato d'arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro Benjamin Netanyahu provoca molte reazioni a livello internazionale, con alcune prese di posizione nette e tanto imbarazzo. (L'HuffPost)

Che fare con Netanyahu wanted? Il mondo si divide, qualche posizione netta e tanto imbarazzo (di M. Nardi)

Secondo Orban, convinto sostenitore del premier israeliano, si tratta di una "decisione spudorata, mascherata per scopi legali" che porta a "screditare il diritto internazionale". Viktor Orban ha invitato Benjamin Netanyahu per una visita di Stato in Ungheria, per protestare contro il mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale (EuropaToday)

Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini a margine dell'assemblea Anci. "Non entro nel merito delle dinamiche internazionali. Israele - prosegue - è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l'incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni. (Tiscali Notizie)

Washington — e le porte della Casa Bianca — restano aperte, come quelle in una trentina di capitali: molte però nemiche e tante insignificanti per la visione geopolitica di Benjamin Netanyahu. Il resto del mondo si restringe per il primo ministro israeliano che da quando è tornato al potere nel 2009 ha visitato oltre cento Paesi stranieri. (Corriere della Sera)