Tajani: «Netanyahu? Linea è quella della presidente del Consiglio»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
"La linea è quella del presidente del Consiglio, che io ho il dovere di attuare anche perché la condivido". Lo dice il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dell'Assemblea Anci a Torino, in merito al mandato d'arresto della Corte penale internazionale per il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. "Esamineremo, leggeremo le carte per capire quali sono le motivazioni che hanno portato la Corte a fare questa scelta. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altri giornali
“È imbarazzante (dal punto di vista della nostra reputazione) vedere Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant paragonati a Muammar el-Gheddafi, Slobodan Milošević, Ratko Mladić e diversi dittatori africani. Ma le accuse fatte da Netanyahu, nei confronti della Corte Penale Internazionale, di anti-israelismo sono comprensibili. (L'HuffPost)
Budapest, 22 nov. - Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha annunciato di voler invitare l'omologo israeliano Benjamin Netanyahu a visitare l'Ungheria, dicendo che avrebbe garantito che il mandato di arresto della Corte penale internazionale contro Netanyahu "non sarebbe stato rispettato". (Il Sole 24 ORE)
Lo ha detto il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, a proposito del mandato di arresto a carico del premier israeliano Benjamin Netanyahu emesso dalla Corte penale internazionale.“I criminali di guerra sono altri, non entro nel merito delle dinamiche internazionali. (Agenzia askanews)
Crimini di guerra. Cone questa motivazione, ieri, la Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto per Benjamin Netanyahu e il ministro della difesa del governo israeliano Yahav Gallant. (Il Fatto Quotidiano)
L'accusa è di crimini contro l'umanità e di crimini di guerra per i fatti avvenuti nella Striscia di Gaza dall'8 ottobre 2023, all'indomani della strage del 7 ottobre perpetrata da Hamas, al maggio 2024, quando il mandato di arresto è stato deliberato dal Tribunale dell'Aja. (ilmessaggero.it)
. I criminali di guerra sono altri". (La Gazzetta del Mezzogiorno)