Da sinistra una critica alla sinistra: quanta ipocrisia sui migranti in Albania

Da sinistra una critica alla sinistra: quanta ipocrisia sui migranti in Albania
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Per saperne di più:
Nicola Porro INTERNO

L’immigrazione clandestina, in Italia, non è un reato. È un illecito amministrativo, si paga con una multa. È un reato lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Eppure, in Italia, sin dal lontano 1999, esistono strutture in tutto e per tutto simili a carceri, gestite con le regole di un carcere, in cui vengono rinchiusi gli immigrati irregolari. Si chiamano CPR, oggi, perché una volta si chiamavano CIE. (Nicola Porro)

Se ne è parlato anche su altri media

E soprattutto ha scatenato l’ennesimo scontro tra politica e magistratura, con la prima convinta che le toghe più che applicare la legge finiscano con l’interpretarla con sentenze “abnormi” (cit: Nordio). (Nicola Porro)

È abbastanza inutile applicarsi ai dettagli del decreto che il consiglio dei ministri ha partorito ieri sera per ribattere all’ordinanza con cui la giudice monocratica Albano ha disposto il rientro in Italia dei primi migranti avviati nei nuovi centri di permanenza in Albania. (La Stampa)

Sul Colle si aspetta l’inizio della settimana prossima nel classico clima di tensione immobile che precede le battaglie vere. Lo scontro istituzionale stavolta è serio, molto più di quelli che si registravano ai tempi del braccio di ferro tra Silvio Berlusconi e i togati. (il manifesto)

Migranti: il caso Albania, tra slogan e rispetto dei diritti umani

In una giornata di fiumi che rompono gli argini e palombari chiamati a soccorrere automobilisti inabissati in città, forse Carlo Nordio avrebbe potuto scegliere un verbo migliore per il suo altolà alle toghe. (il manifesto)

Ai piani alti di palazzo Chigi sono ore per riflettere. Per capire. Per interrogarsi. C'è una parte di magistratura "politicizzata" decisa a mettere i bastoni tra le ruote al governo? C'è una parte di magistratura "politicizzata" che prova a "usare" la vicenda migranti per alzare il livello dello scontro e magari così frenare la riforma che prevede la separazione delle carriere tra giudici e pm? Dubbi. (Avvenire)

Quando si parla di rispetto dei diritti umani ci si aspetterebbe una discussione seria e approfondita, in modo da consentire ai cittadini di capire cosa sta accadendo, di farsi un'idea al di là della reazione emotiva del momento. (ilgazzettino.it)