Tagadà, Gasparri contro i violenti in piazza: "Come devono essere puniti"
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Dopo gli scontri avvenuti in piazza a Torino oggi, venerdì 29 novembre, tra manifestanti e poliziotti, Maurizio Gasparri, ospite di Tiziana Panella a Tagadà su La7, ha puntato il dito contro il centro sociale Askatasuna. "Continua a seminare violenza - ha detto il senatore di Forza Italia - ha ferito centinaia di poliziotti e carabinieri in Val di Susa perché sono No Tav. Poi ha tirato il bombone venti giorni fa che ha fatto ricoverare venti poliziotti". (Liberoquotidiano.it)
Su altri giornali
Due binari occupati, un paio di scontri con la polizia (oltre alle uova e ai fumogeni lanciati ai carabinieri) e attimi di puro terrore per i pendolari e i passanti. (Torino Cronaca)
“Lo sciopero nazionale ha registrato una buona adesione nelle principali aziende della nostra provincia – dice Piertomaso Bergesio della Cgil – . (LaGuida.it)
Cgil e Uil tornano in piazza anche a Torino per dire che il governo Meloni non vede i bisogni del Paese: i risultati sono precarietà diffusa, tagli alla spesa, liste d’attesa in sanità, blocco del turnover nella pubblica amministrazione, stipendi affondati dall’inflazione, assenza di un piano industriale. (La Repubblica)
Ancora una volta la città di Torino vive scene di periodi bui che speravamo tutti fossero dimenticati. Gli antagonisti, da perfetti burattini, dimostrano di seguire alla lettera gli incitamenti alla rivolta sociale lanciati nelle scorse settimane dal segretario generale della Cgil Landini e si scagliano contro le forze dell’ordine bruciando foto del presidente Meloni e di alcuni ministri. (La Voce del Patriota)
«Oggi blocchiamo tutto». A questo grido si sono mossi alcuni attivisti dello spezzone studentesco del corteo per lo sciopero generale in corso a Torino. Le tensioni con i carabinieri e la polizia si sono spostate dalla prefettura alle stazioni di Porta Susa e Porta Nuova. (Open)
Ma cosa c'entrano i Pro Pal e gli "studenti" che chiedono «verità e giustizia per Ramy Elgaml» al corteo promosso da Cgil e Uil contro la manovra economica del governo? Sulla carta niente e in teoria non sarebbe la protesta odierna il loro spazio d'intervento e il raggio d'azione, (Secolo d'Italia)