Il grazie di Macron a Gisele Pelicot, messaggio dopo le 51 condanne per stupro
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Emmanuel Macron ringrazia Gisèle Pelicot per la battaglia combattuta a nome di tutte le donne dopo le 51 condanne nel processo per gli stupri subiti. Colpevole anche l'ex marito della donna, condannato a 20 anni di carcere. "Grazie Gisèle Pélicot. Per queste parole di giustizia in nome delle quali hai affrontato la prova a testa alta. Per le donne, che avranno per sempre una ricognitrice con cui parlare e combattere. (Adnkronos)
La notizia riportata su altri giornali
La scelta di far svolgere il processo di Mazan a porte aperte era tutt’altro che scontata. Una scelta la cui difficoltà non si può che indovinare, e che ricorda un’altra sequenza giudiziaria che modificò per sempre il modo in cui la cultura dello stupro veniva concepita e combattuta in Francia: quella del processo degli «stupri di Aix-en-Provence» del 1978. (il manifesto)
"Ho attualmente fiducia nella nostra capacita' di cogliere collettivamente un futuro in cui ognuno, donne e uomini, possano vivere in armonia, nel mutuo rispetto e nella comprensione", ha aggiunto. ''La rispetto'', ha dichiarato Pelicot, parlando dopo la decisione annunciata stamattina al Palazzo di Giustizia di Avignone. (Tiscali Notizie)
Almeno non lo erano, per sentenza, fino all'impegno di Gisèle Pelicot, la 72enne francese che non ricordava nessuna delle violenze sessuali subite in casa per dieci anni, tra il 2011 e il 2020, a causa degli psicofarmaci disciolti a sua insaputa nelle bevande e nei cibi preparati per lei dal marito, che di quell'orchestra di ospiti reclutati on line era il direttore. (il Giornale)
Il massimo della pena - il procedimento a carico di Dominique Pelicot, che è stato "dichiarato colpevole" degli stupri aggravati contro l'ex moglie Gisèle Pelicot. Nel processo sugli stupri di Mazan, oltre a lui, sono stati dichiarati colpevoli anche i 50 co-imputati: gran parte di essi sono stati ritenuti colpevoli di “stupro aggravato in riunione e somministrazione" di droghe a Gisèle Pelicot. (Sky Tg24 )
Incessante, come l'ovazione che ha accolto Pelicot all'uscita dell'aula. E lo è ancora di più se si pensa all'ipotesi per cui altri 30 uomini oltre ai presenti sarebbero stati contattati dal marito, per abusare di lei mentre era in stato di incoscienza. (Luce)
Colpevole, colpevole, colpevole: nell’aula Voltaire del tribunale di Avignone, il giudice Roger Arata lo ripete per 51 volte quanti sono gli imputati, sui banchi, quasi tutti con la mascherina, a testa bassa, 27 sono arrivati liberi, uno zaino sulle spalle, una borsa a tracolla, molti senza niente, le mani in tasca. (ilmessaggero.it)