Nord e Sud: le regioni sfilano armate davanti alla Consulta
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Regioni l’un contro l’altra armate: Nord contro Sud, regioni guidate dal centrodestra contro regioni guidate dal centrosinistra. Una poco incoraggiante fotografia di un Paese diviso a metà, che prefigura la possibile contrapposizione in campagna elettorale se si dovesse infine arrivare al referendum per l’abrogazione della legge Calderoli sull’autonomia differenziata il prossimo giugno. Certo, i toni usati dagli “avvocati” delle regioni nell’udienza pubblica tenutasi ieri davanti ai giudici costituzionali... (NT+ Enti Locali & Edilizia)
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Da una parte quattro regioni guidate dal centrosinistra contro la legge Calderoli, dall’altra tre del Nord in linea con il governo. (il manifesto)
Avvocati difensori della legge Calderoli e contemporaneamente componenti del Comitato tecnico di esperti che deve decidere la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep), la chiave di volta per dare l’avvio al processo di «secessione dei ricchi» su cui spinge, più di altri, la Lega. (il manifesto)
La legale, che vive e lavora a Genova, ha così deciso di presentare un esposto al Consiglio Superiore della Magistratura. Certo è che una trasferta a Venezia, che da Genova non è proprio dietro l’angolo, è controindicata nelle mie condizioni, anche perché non vorrei ritrovarmi a partorire sul treno”, comincia così il racconto all’Adnkronos dell’avvocato e direttrice dell’Alta Scuola Estradizioni di Cpi Federica Tartara, quarantenne, già madre di un bambino, protagonista della vicenda in cui ravvisa “una grave violazione”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Il nostro ruolo non sarà quello di fare gli avvocati difensori del governo, che sono in grado assolutamente di argomentare e di difendere la legge Calderoli, ma di essere là come parte terza e dire che, se venisse meno la legge Calderoli, noi saremmo danneggiati”. (CremonaOggi)
Consulta, decisione sull’autonomia entro metà dicembre: il commento del Presidente Zaia. Nelle prossime settimane, la Corte Costituzionale emetterà la sua decisione sulla costituzionalità della legge sull’Autonomia differenziata. (Televenezia)
A gennaio, infatti, esauriti le verifiche di competenza della Cassazione, la stessa Corte costituzionale dovrà valutare se il referendum richiesto da 1.300.000 persone sia ammissibile. Per chi ritiene di dover contrastare non solo le incostituzionalità, ma il complessivo disegno politico di divisione dell’Italia che l’attuale maggioranza promuove è questo il passaggio decisivo. (il manifesto)