Kean: "Alla Juventus non avevo la fiducia della squadra e dell'allenatore, dovevo cavarmela da solo e uscire dal momento buio. Ma sapevo che un giorno sarebbe toccato a me"

Kean: Alla Juventus non avevo la fiducia della squadra e dell'allenatore, dovevo cavarmela da solo e uscire dal momento buio. Ma sapevo che un giorno sarebbe toccato a me
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
fiorentinanews.com SPORT

A Sky Sport, in uno speciale a lui dedicato, ha parlato l'attaccante della Fiorentina Moise Kean, parlando del suo passato alla Juventus e del suo arrivo a Firenze. Questa un'anticipazione: “Sono tornato alla Juventus (dall'Everton ndr) che avevo grandi aspettative, volevo tornare da protagonista. Poi ci sono state scelte che a me non sono andate bene, mi hanno tirato giù di morale. Poi ci sono stati gli infortuni. (fiorentinanews.com)

Ne parlano anche altri giornali

Moise Kean ha raggiunto quota 10 gol in campionato, avvicinandosi ai capocannonieri Retegui e Thuram (12 reti) e staccando Vlahovic (7). L’ex attaccante della Juventus, lasciato andare senza esitazioni dal club bianconero, è ora un elemento fondamentale della Fiorentina, dove sotto la guida di Palladino ha trovato fiducia, tranquillità e prospettive, trasformandosi in un attaccante prolifico. (Viola News)

Le parole dell’attaccante italiano al Corriere della Sera (GianlucaDiMarzio.com)

"A Torino ero precipitato nel buio, a Firenze sono tornato a rivedere le stelle". (Sky Sport)

Kean: “Il razzismo è dappertutto. Mio figlio Marley mi ha cambiato. Leao grande amico”

JUVE – «A Torino ero precipitato nel buio. A Firenze sono tornato a rivedere le stelle. L’anno scorso gli infortuni hanno pesato tantissimo e mi hanno condizionato. Al Corriere della Sera, così Moise Kean è tornato a parlare del suo addio alla Juve. (Juventus News 24)

Da’ la caccia ai fuggitivi – ma non troppo – Retegui e Thuram (12 centrI a testa) – e si è messo a distanza di sicurezza da Vlahovic (7). Roba che in casa Juve fa mordere le mani e mandare gli occhi al cielo. (Quotidiano Sportivo)

Intervistato dal Corriere della Sera, l'attaccante della Fiorentina ha parlato del figlio e anche della musica «E sono dovuto andare in convitto. Mamma non voleva mandarmi perché fuori casa facevo i danni. (Golssip)