Caso Valerio-Caffo, l’ipocrisia elevata a sistema
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C’è una sola parola per descrivere quello che sta accadendo a “Più Libri Più Liberi” di Roma: ipocrisia. La direzione decide di invitare il filosofo Leonardo Caffo, imputato in un processo per maltrattamenti, e dopo le polemiche si difende appellandosi al garantismo. Alla fine, nonostante il passo indietro, continuano ad arrivare una serie di forfait, compreso quello di Zerocalcare. Ed è qui che si vede tutta l’ipocrisia. (Nicola Porro)
Ne parlano anche altri media
"Pur apprezzando il passo indietro e le scuse, ho riflettuto a lungo e non me la sento personalmente di partecipare a questa edizione", così il fumettista Sio, attraverso un lungo post su Instagram, annuncia la sua decisione di non prendere parte all’edizione 2024 di Più libri più liberi (Adnkronos)
Perché stavolta, a finire nel frullatore della polemica e del “politically incorrect” non è una frase del ministro di turno del governo di centrodestra. In mezzo, il filosofo Leonardo Caffo. (ilmessaggero.it)
Nel fine settimana del 6 dicembre, a Roma, si terrà Più Libri Più Liberi, la fiera nazionale della piccola e media editoria organizzata dall’associazione italiana editori. A dirigerla è la scrittrice Chiara Valerio che, assieme al comitato organizzativo, ha scelto di dedicare la fiera di quest’anno al ricordo di Giulia Cecchettin. (DiLei)
Sio e la sua casa editrice Gigaciao, che vede tra i fondatori anche Fraffrog, Dado e Giacomo Bevilacqua, hanno annunciato che non parteciperanno a Più libri più liberi 2024, fiera romana dedicata al mondo della piccola e media editoria, in seguito alla polemica nata dalla presenza come ospite di Leonardo Caffo, filosofo e scrittore sotto processo con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna. (Fumettologica)
Esiste un festival di letteratura nel nostro Paese che si chiama Più libri più liberi. Ebbene, proverò a spiegare anche a chi della qui narrata vicenda nulla sa e nulla gli frega qual è il problema principale di questa storia che da giorni è la più visualizzata sui telefoni della gente cosiddetta di cultura in Italia. (MOW)
Va’ dove ti porta il cuore, e … (Il Fatto Quotidiano)