Riserve di gas ai minimi da 7 anni. L’Europa paga l’inverno rigido

Riserve di gas ai minimi da 7 anni. L’Europa paga l’inverno rigido
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la Repubblica ESTERI

MILANO — Il Generale Inverno, che dal 2022 aiuta l’Europa a sopportare la crisi del gas – con uniformi da climate change, a manica corta – mostra più cipiglio quest’inverno. Specie nel Nord Ovest, dove le temperature sono qualche grado sotto le medie decennali. Così i riscaldamenti a metano svuotano i bacini di stoccaggio. Anche perché comprare nuovo gas sul mercato è ben costoso da metà dicembre… (la Repubblica)

Su altre fonti

Come nel 2022-2023, c’entrano la guerra e la speculazione. Si chiudono gli ultimi rubinetti del gas russo che passa per il territorio ucraino, il resto lo fanno gli scommettitori della borsa di Amsterdam, dai cui prezzi dipendono le nostre bollette. (Volere la luna)

Risultato Finale: viene meno la diversificazione nell’approvvigionamento energetico del Vecchio Continente, che si vede costretto a importare sempre più il costoso gas liquefatto americano, rendendo contento Trump, ma un po’ meno contenti le famiglie e le imprese europee, e tra queste ovviamente anche quelle italiane, che si vedranno il costo delle bollette impennare nuovamente. (Nicola Porro)

Con aumenti in bolletta intorno al 3 percento. E la notizia è che per il 2025 Goldman Sachs prevede un boom ulteriore del prezzo, a 84 euro e oltre. (il manifesto)

Gas, tetto al prezzo: un mese per la proroga. Pressing dell'Italia in Ue

Quattro settimane per capire se il "price cap" avrà un futuro ora che le forniture di gas russo all'Europa attraverso il territorio dell'Ucraina si sono azzerate e le quotazioni sul Ttf, il mercato olandese di riferimento, sono tornate (moderatamente) a salire sopra i 50 euro al megawattora. (ilgazzettino.it)

Energia e geopolitica: due forze in continuo scontro. Franco Bernabè, manager di lungo corso, ex amministratore delegato di Eni e Tim, e figura scelta da Draghi per affrontare la crisi dell’Ilva, in una intervista a La Stampa lancia un monito chiaro sull’urgenza di ripensare il sistema energetico europeo. (FIRSTonline)

«Crisi di sicurezza», così ha ribattezzato il grande freddo che sta attanagliando i moldavi. La regione separatista ha chiuso le fabbriche e imposto razionamenti energetici e ha rifiutato un'offerta per acquistare gas da mercati europei. (ilmessaggero.it)