I miei anni con i disturbi alimentari, la storia di Viola: «Il cibo era la mia ossessione, contavo sempre le calorie»

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Il Messaggero Veneto SALUTE

Se il polso si riesce a stringere tra due dita, va bene. Se il braccio è piccolo tanto da sembrare una linea sottile, ancora meglio. Poi ci sono le costole, da toccare e accarezzare. Si vedono? Benissimo. Le anche sporgono? Che bello. Sono questi i pensieri di chi ha vissuto o vive un disturbo alimentare. A qualcuno potrà sembrare un’esagerazione: mangiale due cose, su, non fare così, dicono i più. (Il Messaggero Veneto)

Se ne è parlato anche su altre testate

La Regione che registra il maggior numero di servizi dedicati è l’Emilia Romagna (23, di cui 10 centri Ssn, 4 afferenti al privato accreditato, 9 associazioni), seguita dal Piemonte (20, di cui 12 centri Ssn, 4 del privato accreditato e 4 associazioni). (Sanità24)

Il problema della gestione dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sarà affrontato all’Università di Udine dal 16 al 18 ottobre in occasione del sesto congresso nazionale della Società italiana di psicopatologia dell'alimentazione (Sipa), sezione speciale della Società italiana di psichiatria. (Il Messaggero Veneto)

Si stima che solo in Italia tre milioni di persone, più spesso nella fascia di età compresa tra i 12 e i 25 anni, soffrono di un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione (DNA), come anoressia, bulimia, ortoressia, vigoressia, alla drunkoressia (l’evitamento del cibo ma non dell’alcol) o binge eating. (la Repubblica)

Come si affronta un disturbo del comportamento alimentare in famiglia?

La Fada si occupa da anni di star vicino alle famiglie e di indirizzare i pazienti per trovare la cura il prima possibile. I disturbi del comportamento alimentare sono un problema che affligge moltissimi individui, di tutte le età e di ogni genere. (il Resto del Carlino)

Per questo, in occasione della Giornata Internazionale per la Salute mentale, che cade il 10 ottobre, abbiamo deciso di trattare il tema dei DCA e di come può essere gestito in famiglia; di come, insomma, i famigliari possono essere d'aiuto per un figlio, una sorella o una madre con un disturbo del comportamento alimentare. (alfemminile.com)

Mila decessi nel 2023 per disturbi alimentari in adolescenti e preadolescenti: dalla vigoressia all’anoressia. INTERVISTA a Claudio Calzi Di (Orizzonte Scuola)