"Sostituiti dall'AI, la Disney ci ha discriminato. Se non possiamo fare neanche i sette nani, cosa facciamo?": la rabbia degli attori affetti da nanismo

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Il film di Marc Webb s’intitola semplicemente: Biancaneve. Questo perché in scena i sette nani non sono interpretati da attori nani in carne ed ossa, ma sono il risultato di un'elaborazione digitale in CGI (Il Fatto Quotidiano)

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Partiamo dal nome. L’attrice ha radici polacche e colombiane e la scelta di una protagonista latina non ha certo entusiasmato una larga fetta di pubblico, in particolar modo un’ala di estrema destra, che ha da subito cominciato a remare contro al film (Vanity Fair Italia)

Il nuovo “Biancaneve” di Disney punta su una protagonista autonoma e coraggiosa, tra effetti speciali e scelte narrative moderne. “E poi si vede” racconta con ironia e realismo le difficoltà dei giovani nel trovare un posto nella società Rachel Zegler as Snow White in DISNEY's live-action SNOW WHITE. (Servizio Informazione Religiosa)

Questa nuova Biancaneve è poco interessata all'amore e più all'empowerment femminile e alla giustizia sociale, del resto non c'è neanche un principe da sposare, qui il love interest, come dicono gli americani, è un bandito dal cuore ribelle che si oppone al regime e ruba alla regina per dare ai poveri (sì, in questa Biancaneve c'è anche un po' di Robin Hood, ma non facciamo confusione tra fiabe diverse). (Vanity Fair Italia)

Le prime voci in merito hanno iniziato a circolare nel lontano 2016 e la pubblicazione delle immagini rubate dal set nel 2023 – insieme ai rumors circolati – avevano già creato non poco scompiglio e malcontento, soprattutto per le scelte di modificare l’aspetto o le caratteristiche peculiari dei protagonisti. (GQ Italia)

Biancaneve arriva nelle sale facendo registrare segnali preoccupanti per la Disney, sia per ciò che riguarda gli incassi che la critica, spesso generosa oltre il ragionevole con i live action. Questo invece, uno dei progetti più discussi e controversi dell'ultimo decennio, è il simbolo di un deperimento artistico a cui ha fatto da contraltare un politicizzazione fuori scala, un moralismo sterile, con il risultato di allontanare il pubblico, di aprire a una crisi della Disney di cui al momento non si intravede la fine. (Today.it)

Come di consueto oramai sulle pagine di Movieplayer vogliamo comparare le due versioni, ricordando che è un racconto talmente popolare da essere stato trasposto più volte sul grande schermo nel corso degli anni. (Movieplayer)