La trattativa con l'Iran per liberare Cecilia Sala, si fa largo l’ipotesi dello scambio

La trattativa con l'Iran per liberare Cecilia Sala, si fa largo l’ipotesi dello scambio
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Giornale di Sicilia INTERNO

Battere qualsiasi strada per liberare Cecilia Sala è l’imperativo del governo fin dal suo arresto lo scorso 19 dicembre in Iran, dove da allora è detenuta nel carcere di Evin. È per questo qualsiasi ipotesi viene vagliata, compresa quella di uno scambio triangolare come già avvenuto in diversi altri casi: la liberazione di prigionieri iraniani in altri Paesi, che potrebbero rientrare a Teheran solo dopo la liberazione della reporter romana. (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Come quello già affrontato tra l’ottobre 2022 e il marzo 2023 con protagonista il mana… Ma l’inizio del nuovo anno vedrà la quinta sezione penale di corte d’Appello di Milano, specializzata in materia di estradizione, di nuovo affrontare un procedimento, quello del trentottenne iraniano Mohammad Abedini-Najafabadi, connotato da forti risvolti diplomatici e politici. (La Stampa)

Battere qualsiasi strada per liberare Cecilia Sala è l'imperativo del governo fin dal suo arresto lo scorso 19 dicembre in Iran, dove da allora è detenuta nel carcere di Evin. (ilmessaggero.it)

Il difensore di Mohammad Abedini Najafabadi, il cittadino iraniano bloccato il 16 dicembre scorso su ordine della giustizia americana all'aeroporto milanese di Malpensa, presenta istanza per chiedere gli arresti domiciliari. (Tiscali Notizie)

L'ingegnere iraniano-svizzero definito "l'uomo dei droni" è la chiave per liberare la Sala

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Gli Stati Uniti chiedono all’Iran il «rilascio immediato e incondizionato» di tutti i cittadini che vengono detenuti ingiustamente, a cominciare da Cecilia Sala, «spesso per utilizzarli come leva politica». (ilmessaggero.it)

Uno dei giovani iraniani che si infiltra in Occidente con l'obiettivo di migliorare le sue capacità e la missione di mettere in piedi società di copertura per fare arrivare tecnologia sensibile e sanzionata agli ayatollah. (il Giornale)