Forum Automotive, il Piano d’Azione europeo non convince | Quattroruote.it
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Al Forum Automotive 2025 sul futuro del comparto in Europa, lo spunto della discussione è duplice: il Piano d’Azione presentato il 5 marzo dalla Commissione Europea, e le ipotesi di un futuro “militare” per le fabbriche automobilistiche a rischio chiusura. "Quel documento convince a metà", spiega Isabella Tovaglieri, eurodeputata della Lega Nord e membro della Commissione Industria. "Le multe alle Case per mancato rispetto dei parametri sulla CO2 non sono state eliminate, come auspicato, ma spalmate negli anni". (Quattroruote)
Ne parlano anche altri giornali
Ricapitoliamo: le auto elettriche non si vendono, principalmente perché costano troppo e perché non portano nessun vantaggio all’automobilista che le compra, anzi: solo rotture di palle scatole. (rollingsteel.it)
Il settore automobilistico è spesso al centro della cronaca, l’interesse del pubblico sul tema è sempre piuttosto elevato. (sbilanciamoci.info)
Un chiaro esempio di questa situazione si trova in Repubblica Ceca, dove un fornitore di materie plastiche ha cessato la produzione, mettendo all’asta circa 150 macchine di alta gamma provenienti dalla procedura di insolvenza. (Autoappassionati.it)
“L’obiettivo principale deve essere quello di assicurare un percorso di decarbonizzazione sostenibile per le nostre imprese e per i nostri cittadini così da risolvere il divario dell’Innovazione dell’Europa e ridurre le nostre troppe e troppo pericolose dipendenze strategiche. (Energia Oltre)
L’industria automobilistica europea sta attraversando un cambiamento radicale. I produttori sono soggetti a una crescente pressione sui costi, sono alle prese con mercati di vendita fluttuanti e sono costretti ad affermarsi tra l’elettromobilità, le nuove normative ambientali e le mutevoli esigenze dei clienti. (Il Giornale delle PMI)
I vertici di Porsche e Bmw hanno dichiarato lunedì che le loro vendite in Cina sono diminuite rispettivamente del 28 e del 13,4% nel 2024 rispetto all’anno precedente, con Porsche che ha attribuito la responsabilità del crollo alla «persistente situazione economica difficile» nel Paese asiatico. (Avvenire)