Gazprom accusa la Moldavia di non pagare i debiti: niente gas
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La Moldavia si trova sull’orlo di una grave crisi energetica dopo che Gazprom, colosso energetico russo a maggioranza statale, ha annunciato l’intenzione di sospendere le esportazioni di gas verso il Paese a partire dal 1° gennaio 2025. Alla base di questa decisione ci sarebbero debiti non saldati da parte della Moldavia, con Gazprom che calcola un importo di 709 milioni di dollari, mentre le autorità moldave contestano la cifra, sostenendo che il debito reale sia di soli 8,6 milioni di dollari. (Inside Over)
Su altri giornali
La regione separatista moldava della Transnistria ha iniziato a chiudere i rubinetti del gas in vista della scadenza dell’accordo di transito del gas tra la russa Gazprom e l’ucraina Naftogaz, dopo che Volodymyr Zelensky ha dichiarato di non voler rinnovare l’accordo. (Scenari Economici)
Le tensioni geopolitiche soffiano sulle quotazioni al Ttf di Amsterdam, che volano al massimo del 2024. Per l’Europa a rischio 15 miliardi di metri cubi di gas. (Milano Finanza)
L’immancabile minaccia putiniana, vista la scadenza del contratto che consente il transito di gas russo attraverso l’Ucraina verso l’Europa, con la chiusura dei rubinetti verso la Moldova. MILANO – Le scorte europee scese più rapidamente del previsto, per le temperature più rigide della passata stagione. (la Repubblica)
L’apertura della settimana in rialzo per il gas naturale sulla piazza Ttf di Amsterdam ha confermato le pressione sui prezzi delle nuove tensioni geopolitiche, dal mancato rinnovo del contratto per il transito del gas russo dall’Ucraina allo stop anticipato deciso da Mosca alle fortniture in Moldavia (ilmessaggero.it)
Domani, 1° gennaio, non è previsto alcun flusso di gas russo verso l’Europa attraverso l'Ucraina. I prezzi europei del gas naturale hanno toccato, per la prima volta dall’ottobre 2023, i 50 euro al Megawattora, spinti dalle temperature in ribasso ma soprattutto dai timori del mercato europeo per lo stop dell’Ucraina al transito di gas russo, che scatterà da domani (1° gennaio) con il mancato rinnovo del contratto. (Gazzetta di Parma)
La distanza tra gli annunci e gli impegni presi in Piani Nazionali (quello Energia e Clima, Pniec, e quello sull’Adattamento ai cambiamenti climatici, Pnac) e le azioni messe effettivamente in campo. La lentezza nella crescita delle rinnovabili e il rischio di paralisi dell’idroelettrico. (la Repubblica)