Perché Signal è un problema per la sicurezza nazionale (non solo negli Usa)
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Un attacco militare anticipato nei minimi dettagli, bersagli e strategie discussi su un’app di messaggistica insicura e, per un errore clamoroso, un giornalista incluso tra i destinatari. Sembra la trama di un thriller politico, ma è la realtà di una vicenda imbarazzante che sta scuotendo Washington. Come sappiamo, le più alte cariche dell’Amministrazione Trump, tra cui il ministro della Difesa Pete Hagseth e il consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz, hanno usato il famigerato Signal per pianificare un’offensiva contro gli Houti in Yemen (il Giornale)
La notizia riportata su altre testate
Gli europei "sono parassiti". Donald Trump dopo lo scandalo della chat su Signal con i piani del Pentagono per l'attacco in Yemen condivisa per errore con il direttore della rivista Atlantic e divenuta di dominio pubblico, non si scusa ma rilancia le accuse del suo vice J. (Adnkronos)
Jeffrey Goldberg, direttore del magazine The Atlantic, di orientamento centrista e liberale, si è trovato iscritto d’ufficio a un gruppo su Signal, una piattaforma di messaggistica nota per la sua sicurezza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
In un'intervista a Fox News il consigliere di Donald Trump ha ammesso di «aver sbagliato» pensando che si trattasse di «qualcun altro» ma ha anche insinuato che Goldberg «in qualche modo sia riuscito a farsi strada nel gruppo Signal». (ilmessaggero.it)
È questa la linea di difesa adottata dal governo degli Stati Uniti - e in particolare da Tulsi Gabbard, direttore della Cia - sulla chat in cui erano stati pubblicati i piani di guerra dell'attacco agli Houthi. (Today.it)
Scoppia la bufera sulla chat del Pentagono con i piani di guerra in Yemen, condivisa per errore con il direttore di Atlantic. (Tiscali Notizie)
Grazie all’involontaria partecipazione del direttore di The Atlantic, Jeffrey Goldberg, a una chat segreta su Signal tra i più alti funzionari della Casa Bianca, gli americani hanno avuto un raro accesso alle fasi organizzative di un attacco militare, normalmente discusse in stanze super protette. (ilmessaggero.it)