Petrostati e lobbisti, i dubbi degli scienziati sulle ultime Cop
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Che per le Cop sia ora di cambiare è senso comune, tra gli addetti ai lavori. Quando a dirlo sono alcune delle persone che il meccanismo Cop hanno contribuito a crearlo, però, l’impatto è diverso. In una lettera pubblicata ieri, un corposo gruppo di personalità legate al tema del riscaldamento globale ha scritto che le Conferenze delle Parti «non sono più adatte a raggiungere i loro obiettivi» e, per questo, vanno riformate. (il manifesto)
Su altri giornali
Carbon credits per una strategia sostenibile Dai carbon credits alle emissioni di CO 2 , dai bonus ridotti al principio di cassa, dall’intelligenza artificiale alle strategie di business; cos’è successo questa settimana (Guida Finestra)
È rimasto l'ex calciatore Ronaldinho, arrivato con un jet privato, accolto forse anche lui dai souvenir dell'Opec, e farà compagnia ai negoziatori che ancora una volta cercheranno di evitare (Inside Over)
ROMA – Si è conclusa a Baku la prima settimana della Cop29, il nuovo round negoziale delle Nazioni Unite sul contrasto al riscaldamento globale. L’obiettivo dell’incontro è, in primis, l’accordo sul New Collective Quantified Goal (Ncqg): ovvero i flussi finanziari che dal Nord ricco dovranno andare a finanziare la transizione nel Sud, cosiddetto in via di sviluppo. (la Repubblica)
I pochi leader occidentali sbarcati in Azerbaigian, stretto a nord dalla Russia e a sud dall’Iran, si fermano il tempo di leggere il discorso, stringere qualche mano, magari in vista di nuovi accordi sul gas, e fuggire altrove. (Corriere della Sera)
Mentre un candidato che abbraccia apertamente il negazionismo climatico viene eletto Presidente degli Stati Uniti d’America, è di pochi giorni fa la notizia che il 2024 sarà l’anno più caldo di sempre. (Il Fatto Quotidiano)
Baku, 16 nov. - Centinaia di manifestanti hanno protestato dentro il centro congressi dove si tiene la COP29 di Baku in Azerbaigian, chiedendo "giustizia climatica". La manifestazione, organizzata da un ventagio di associazioni per i diritti delle donne, per il clima, per i diritti degli indigeni, per i sindacati, si è svolta in silenzio quasi totale: i partecipanti si sono limitati a cantare a bocca chiusa bloccando temporaneamente la sala principale dove si tengono gli incontri. (Il Sole 24 ORE)