Referendum 2025, su cosa si vota e perché

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CityNow INTERNO

Cinque quesiti referendari su lavoro e cittadinanza promossi da sindacati e associazioni al centro della consultazione Nel 2025, i cittadini italiani saranno chiamati a votare per 5 Referendum. La Corte Costituzionale ha ritenuto ammissibili i 4 quesiti referendari sul lavoro, per i quali sono state raccolte oltre 4 milioni di firme, e il referendum sulla cittadinanza, depositato in Cassazione con 637 mila firme. (CityNow)

La notizia riportata su altri media

Il partito della rifondazione comunista, federazione irpina aderisce all'iniziativa, promossa insieme a diverse forze politiche e sociali del territorio, che si terrà con la significativa partecipazione del segretario nazionale, Maurizio Acerbo, a testimonianza della centralità che il partito della rifondazione comunista attribuisce alla battaglia per i diritti. (Ottopagine)

Sabato 22 marzo a Taranto è nato il Comitato promotore dei referendum, composto da Cgil, Anpi, Arci, Arci Gagarin, Auser, Europa Verde, Federconsumatori, Libera, Partito Democratico, Partito Socialista, Rete Studenti Medi, Rifondazione Comunista, Socialismo XXI. (Collettiva.it)

Hanno da subito aderito oltre la Cgil, Anpi, Pd, Il Paese che Vorrei , Rifondazione comunista e l’associazione Coalizione Futuro. Continua la costituzione dei comitati territoriali per i cinque “si” ai referendum su lavoro e cittadinanza. (Civonline)

I 5 quesiti referendari sono i seguenti, come reso noto dalla Camera del Lavoro CGIL molfettese: Per il diritto alla reintegrazione in caso di licenziamento illegittimo Per rafforzare le tutele dei lavoratori nelle piccole imprese Per contrastare la precarietà del lavoro Per migliorare la sicurezza sul lavoro negli appalti Per il diritto alla cittadinanza ai cittadini stranieri residenti in ItaliaL'8 e il 9 giugno ogni cittadino avrà. (MolfettaViva)

“Vogliamo difendere migliaia di giovani che sono precari, stabilizzando il loro contratto di lavoro. Essere precari significa non poter mettere su casa, significa essere precari nella vita e non avere certezza del proprio futuro”. (Corriere Salentino)

“Il voto rimane l’unico potente mezzo democratico volto alla salvaguardia dei diritti – spiega Tiziano Tomatis Segretario generale Cgil Imperia nel corso dell’assemblea –. (LaVoceDiImperia.it)