L’amore per l’Italia della famiglia Agnelli
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Bisogna tornare al 1956 per trovare un numero così basso di automobili costruite in Italia: meno di 300 mila, e meno di 500 mila l’insieme dei veicoli; nel 2024 la produzione rispetto all’anno precedente si è dimezzata, alla faccia delle promesse prima di Fiat e poi di Stellantis di produrre nel nostro paese un milione di automobili l’anno. Crollate le vendite della multinazionale italo-franco-americana in Italia, diminuite sensibilmente in Europa e nel mondo. (Volere la luna)
Ne parlano anche altre testate
L’erede Agnelli in audizione in Parlamento si presenta come un eroe («Senza Stellantis il settore sarebbe scomparso in Italia») ma tace su aiuti pubblici, cassa integrazione e delocalizzazioni. (La Verità)
LE PAROLE- «Per come stanno giocando credo non ci dovrebbero essere dubbi sul futuro. Rinnovo Acerbi e De Vrij, Pastorello rivela: «Loro meriterebbero una riconferma, ora sta all’Inter» Le parole dell’agente (InterNews24.com)
Presenti il segretario generale di Cisl Umbria Angelo Manzotti e quello nazionale Filca Claudio Sottile, il segretario della Cisl di Terni-Orvieto Riccardo Marcelli e quello di Foligno Bruno Mancinelli. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
"Il 2025 sarà un anno difficile" con speranze di un miglioramento in futuro legate anche alla commercializzazione della 500 ibrida, che però arriverà solo il prossimo anno. (Adnkronos)
SITUAZIONE – Francesco Acerbi e Stefan de Vrij sono in scadenza, ma entrambi potrebbero rimanere nel caso in cui l’Inter decida di esercitare l’opzione per un altro anno. La scelta spetta esclusivamente al club, che comunque seguirà anche l’opinione di Simone Inzaghi in merito. (Inter-News)
Dopo la presentazione del piano industriale da parte di John Elkann, permangono dubbi e incertezze su quale sarà il destino dello storico marchio automobilistico in città visto che le rassicurazioni, secondo i rappresentanti della Uil, non sono state sufficienti a dissipare i timori di una possibile delocalizzazione e di un futuro incerto per i lavoratori. (il Resto del Carlino)