I Fratelli Menendez, la recensione: dal processo mediatico alla rivalutazione pubblica
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Pubblicazione: 07 ottobre alle 16:48 Un classico lungometraggio documentario crime distribuito su Netflix con il cursore che va avanti e indietro nel tempo durante il corso dei suoi 116 minuti e le canoniche telefonate dal carcere dei protagonisti. Si intitola I fratelli Menendez e racconta nuovamente, in forma non fiction, l'omicidio perpetrato dai due ai danni dei genitori José e Mary Louise Menendez, recentemente rievocato in forma fiction da Ryan Murphy e Ian Brennan in MONSTERS: La storia di Lyle ed Erik Menendez. (BadTaste)
Ne parlano anche altri media
LA STORIA DI LILE ED ERIK MENENDEZ Genere: crime, thriller psicologico Regia: Ian Brennan e Ryan Murphy. Su Netflix Quando il true crime veste i panni della fiction curata nei dettagli (Io Donna)
Il produttore della serie Monsters, Ryan Murphy, ha parlato dell'impatto avuto dalla serie sulla situazione legale di Erik e Lyle Menendez, in carcere dopo l'omicidio dei genitori. Il produttore non ha nemmeno escluso di realizzare nuovi episodi della serie antologica Monsters nel caso in cui ci fossero degli importanti sviluppi nel loro caso. (Movieplayer)
La procura di Los Angeles ha deciso di riaprire il caso dei fratelli Lyle e Erik Menéndez, che stanno scontando l'ergastolo per aver ucciso a colpi di fucile i propri genitori, José e Kitty, nella villa familiare di Beverly Hills nell'agosto del 1989. (Sky Tg24 )
I procuratori di Los Angeles stanno riesaminando nuove prove nel caso dei fratelli Menendez, condannati più di 35 anni fa per l'omicidio dei genitori nella loro villa di Beverly Hills. (Il Dubbio)
Potrebbe arrivare una svolta in uno dei casi di omicidio che ha appassionato l'America, tanto da diventare anche una serie di successo su Netflix. La procura di Los Angeles ha deciso di riaprire il processo dei fratelli Lyle e Erik Menendez, che stanno scontando l'ergastolo per aver ucciso a colpi di fucile i propri genitori nella villa di famiglia a Beverly Hills nell'agosto del 1989. (il Giornale)
«Ci sono state fornite delle prove. Ci è stata fornita una fotocopia di una lettera che potrebbe essere stata mandata da uno dei fratelli a un altro membro della famiglia, in cui si dice vittima di molestie», ha dichiarato il procuratore distrettuale di Los Angeles. (Corriere del Ticino)
