Accordo tra Ig Metall e Volkswagen: evitati licenziamenti forzati nelle fabbriche tedesche

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Il sindacato tedesco Ig Metall ha dichiarato di aver raggiunto un accordo con Volkswagen su un piano di riduzione dei costi che eviterà i licenziamenti forzati nelle fabbriche della più grande casa automobilistica in Germania. Lo riportano i media tedeschi. "Siamo riusciti a trovare una soluzione per i dipendenti dei siti Volkswagen che garantisce i posti di lavoro, salvaguarda i prodotti e allo stesso tempo consente importanti investimenti futuri", ha fatto sapere il sindacato in una nota dopo lunghe ore di trattative. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altre testate

Le trattative sono durate oltre 70 ore, ma alla fine i rappresentati di Volkswagen e il sindacato tedesco dell’industria metallurgica (IG Metall), come annunciato venerdì in serata, hanno trovato una soluzione unanime. (RSI Radiotelevisione svizzera)

"Siamo riusciti a trovare una soluzione per i dipendenti dei siti Volkswagen che garantisce i posti di lavoro, salvaguarda i prodotti e allo stesso tempo consente importanti investimenti futuri", ha dichiarato il negoziatore sindacale Thorsten Groeger. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Le trattative tra i vertici della Volkswagen e i rappresentanti dei lavoratori proseguono a oltranza: il confronto è aperto da giorni e le parti hanno deciso di non interrompere le interlocuzioni nonostante si stia avvicinando la chiusura delle attività lavorative per il periodo natalizio. (Quattroruote)

Volkswagen: salvare le fabbriche con la settimana corta

L'accordo è stato raggiunto dopo settimane di scioperi e negoziati. Il sindacato: «Abbiamo trovato una soluzione che garantisce i posti di lavoro, salvaguarda i prodotti e allo stesso tempo consente importanti investimenti futuri». (Lettera43)

In gioco - riporta il New York Times - non c'erano solo i salari, ma anche le basi su cui Volkswagen intende risolvere il problema di troppi lavoratori e troppi pochi ordini, in un contesto di domanda in calo in Europa e all'estero e di crescente concorrenza da parte delle case automobilistiche cinesi. (Tiscali Notizie)

I dipendenti del gruppo di Wolfsburg sono stati protagonisti di due agitazioni nell'arco dell'ultimo mese, per protestare contro i tagli agli stipendi e alla capacità produttiva, oltre alla potenziale chiusura di tre impianti in Germania, un eventualità senza precedenti nella storia del colosso tedesco. (Automoto.it)