MIRAFIORI - Addio a Paolo Griseri, giornalista, scrittore e memoria storica della Fiat

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TorinoSud INTERNO

Il mondo del giornalismo e quello del sindacato, e in particolare Mirafiori, piangono la scomparsa di Paolo Griseri. Ha mosso i primi passi di una lunga carriera di giornalista scrivendo per Il Manifesto, poi come è inviato di Repubblica e della Stampa, di cui è diventato nel tempo pure vicedirettore. E’ stato strappato all’affetto dei suoi cari da un malore fulminante venerdì 25 ottobre 2024. Aveva solo 67 anni. (TorinoSud)

Se ne è parlato anche su altre testate

Negli anni Ottanta, turbinosi in un modo diverso da quelli presenti, egli era uno dei punti di riferimento, nelle manifestazioni e nei cortei, a Torino, per i volenterosi e giovani strilloni de il Manifesto – ed io ero uno di quelli. (La Stampa)

Ricordo bene la nostra ultima, intensa chiacchierata, qui nella sede del Gruppo Abele a Torino. Caro Paolo, che dispiacere questa tua partenza improvvisa, senza il tempo di un abbraccio, di un saluto! Che tristezza trovare il tuo nome fra le notizie del giorno, non come autore di un pezzo brillante, ma protagonista del cordoglio di tanti colleghi e amici. (La Stampa)

Il collettivo del manifesto si stringe ai familiari, ai colleghi e a tutte le persone che gli hanno voluto bene. Aveva lavorato al manifesto dal 1987 al 2000, prima da Torino seguendo i temi sociali, poi da Roma specializzandosi sul sindacato, con particolare attenzione alla Fiat (il manifesto)

Vicino agli operai nelle loro lotte

Appena la notizia ha iniziato a circolare, dalla politica e dalle istituzioni sono arrivati attestati di stima, affetto, cordoglio che testimoniano il segno lasciato da Paolo Griseri nel mondo che ha.. (Virgilio)

Lutto nel mondo del giornalismo: ieri, giovedì 24 ottobre, a Torini è mancato Paolo Griseri, 67 anni, editorialista, già vicedirettore de La Stampa. (LaGuida.it)

L’ho conosciuto, nella mia qualità di economista dell’Università di Torino, come grande esperto del mondo Fiat, critico anticipatore dei suoi problemi, apertamente vicino agli operai nelle loro lotte. L’ho rivisto alcune volte, da Ministro del Lavoro, in occasione di incontri pubblici. (La Stampa)